Spesso quando si fa riferimento al datore di lavoro si tende a immaginarlo come colui che ha la facoltà di decidere sul lavoratore dipendente, ovviamente per quel che concerne l’aspetto lavorativo e contrattuale. Ma, in realtà, non è proprio così, perché se è vero che il datore di lavoro ha molti diritti, è anche vero che i doveri non sono da meno. Il datore di lavoro è colui che ha un lavoratore subordinato alle dipendenze, e può essere sia una persona fisica che giuridica (come nel caso delle imprese). Secondo quanto riportato dal Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, D.lgs.81/08, il datore di lavoro è il “soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore, o comunque, è il soggetto che in base all’organizzazione per cui i lavoratore presta il proprio servizio, è responsabile dell’organizzazione aziendale dal momento che ha potere decisionale“. Ovviamente, il potere decisionale di cui si parla deve sempre rispettare i principi riportati dalla Costituzione, come l’uguaglianza, la protezione del lavoratore il rispetto dei diritti sindacali, oltre ai diritti fondamentali della persona. Infine, è bene ricordare che il datore di lavoro, con i suoi diritti e doveri, è anche colui che si avvale di un lavoratore occasionale.
Datore di lavoro: ecco cosa può fare secondo la legge
Tra i diritti del datore di lavoro, rientrano i “poteri” che può esercitare nei confronti del lavoratore. Questi poteri prendono il nome di poteri direttivi, cioè che può richiedere nei confronti dei lavoratori subordinati. Questi si dividono in:
Potere direttivo
Il datore di lavoro, gerarchicamente parlando, si trova a un gradino superiore rispetto al lavoratore subordinato, di conseguenza ha diritto di controllare che il lavoratore svolga correttamente e rispetti quanto riportato nel contratto trascritto, e che non violi alcuna regola. Inoltre, può vietare alcuni comportamenti non ritenuti idonei sul posto d lavoro oppure semplicemente perchè ritenuti pericolosi per il lavoratore stesso e per gli altri.
Potere di controllo
Il datore di lavoro deve verificare che il lavoratore dipendete rispetti gli accordi per cui è stato assunto, quindi svolga le mansioni concordate.
Potere disciplinare
Rientra tra gli aspetti del potere direttivo del datore di lavoro. Permette, dunque, di applicare al lavoratore dipendente delle sanzioni disciplinari previste dalla legge, nel momento in cui quest’ultimo non rispetti la condotta prevista, assumendo atteggiamenti scorretti o pericolosi.
Datore di lavoro: ecco cosa non può fare secondo la legge
Ovviamente, i diritti sopra citati accompagnano anche i doveri, che non sono altro che i diritti spettanti al lavoratore subordinato. Tra questi:
Giusta retribuzione
Il lavoratore ha diritto di ricevere un compenso adeguato e proporzionato al lavoro che deve svolgere. Di conseguenza, il datore di lavoro non può decidere in autonomia quando e come pagarlo, ma deve rispettare le condizioni approvate durante l’accordo intrapreso. E, prevedere anche eventuali tutele assicurative e previdenziali, obbligatorie per legge.
Sicurezza sul lavoro
Il datore di lavoro deve garantire adempimenti e misure di prevenzione e protezione per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Diritti della persona
Il datore di lavoro deve garantire il diritto all’uguaglianza e alla tutela dei dati personali del dipendente.
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