Vittoria dei prussiani sui francesi: quando si è verificata? Che cosa accadde a Sedan?

Nella città di Sedan ebbe luogo il conflitto decisivo della prima parte della guerra franco-prussiana del 1870, simbolo della sconfitta francese. Questo episodio segnò la fine dell’Europa disegnata dal Congresso di Vienna e l’inizio della storia contemporanea. Sedan sorge su una penisola del fiume Mosa, al confine con il Belgio e rappresenta la porta della Francia verso Parigi per coloro che arrivano dalla Germania.

Il racconto di questa vicenda avviene in meno di un anno e si concentra intorno a tre eventi fondamentali: quando l’Imperatore Napoleone III dichiara guerra alla Prussia (19/07/1870), il giorno della resa di Sedan (02/09/1870) e il giorno della firma del trattato di Francoforte tra Germania e Francia (10/05/1871). Entrambi i paesi vennero cambiati profondamente. Ma scopriamo insieme cosa accadde a Sedan e i motivi che spinsero allo scoppio del conflitto.

Momenti fondamentali della battaglia

Il conflitto bellico di Sedan è basato su tre principali momenti:

  • il 19 luglio 1870 quando l’imperatore francese Napoleone III dichiara guerra alla Prussia;
  • il 2 settembre 1870 quando avvenne la sconfitta francese a Sedan;
  • il 10 maggio 1871 quando venne stipulato il Trattato di Francoforte tra Germania (Prussia) e Francia.

Il giorno dopo della battaglia di Sedan l’equilibrio dell’Europa fu sconvolto del tutto. Da una parte c’era la Francia debole e dall’altra la Germania, che aveva unificato gli stati del Nord e del Sud in un solo impero forte e potente. L’armata tedesca costrinse le truppe francesi alla ritirata, accerchiandole senza possibilità di fuga.

Tra il 1 e il 2 settembre la situazione francese fu compromessa al punto che i tedeschi pensarono di aprire il fuoco e colpire Sedan. La battaglia si combatté tra Prussia e Francia, una vera e propria difesa militare per i francesi che persero oltre 17mila uomini e 21mila soldati vennero fatti prigionieri.

I motivi del conflitto

Le ragioni che spinsero allo scoppio della battaglia si pensa che fossero politiche, in particolare le mire espansionistiche del cancelliere tedesco Bismarck, che voleva unificare tutti gli Stati tedeschi in un solo unico grande stato. L’unico modo per potere realizzare il suo obiettivo era quello di scatenare una guerra contro la Francia, da sempre nemica della Prussia.

Nell’estate del 1870 il trono spagnolo venne offerto a un principe tedesco. L’iniziativa venne ritenuta fin da subito pericolosa dai francesi, perché poteva intaccare l’equilibrio europeo faticosamente conquistato negli anni. La Francia chiese alla Prussia di ritirare la candidatura al trono e re Guglielmo I accettò. Non contenta però, la Francia chiese la garanzia di non approvare mai in futuro la candidatura di un membro della famiglia Hohenzollern.

Il sovrano non accettò e informò Otto von Bismarck. Il cancelliere fece precipitare la situazione con il telegramma di Ems modificato in modo provocatorio dalla Prussia, così da diventare il motivo dello scoppio della guerra franco-prussiana del 1870. 

La resa dei francesi

Il 1° settembre Napoleone III invocò la resa per porre fine più velocemente al combattimento. Lo stesso imperatore francese venne fatto prigioniero e spedito successivamente in esilio in Inghilterra. Se si considera sotto l’aspetto della strategia militare quella di Sedan è un modello perfetto di battaglia di annientamento che ebbe fine con l’accerchiamento e la successiva distruzione dell’esercito contrapposto.

 

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