A metà marzo prenderà il via il Campionato Mondiale di Formula1 2025, segnando l’inizio di una stagione ricca di cambiamenti e carica di aspettative. Le scuderie hanno apportato modifiche significative alle loro formazioni, il calendario presenta nuove tappe e sono state introdotte variazioni regolamentari che influenzeranno le dinamiche delle gare: è utile però andare con ordine.
Sicuramente il quadro dei favoriti alla vigilia della stagione è molto più incerto rispetto al 2024. Un anno fa infatti il candidato numero uno alla conquista del titolo mondiale era il campione in carica Max Verstappen. Ora invece i pronostici e le scommesse sul mondo della F1 dicono che ad avere maggiori chance di conquistare il campionato tra i piloti è Lando Norris, prima guida della McLaren. Verstappen insegue, e buone chance vengono attribuite anche ai due ferraristi, Charles Leclerc e Lewis Hamilton, quest’ultimo, già 7 volte vincitore del titolo mondiale (record detenuto insieme a Michael Schumacher) è al debutto su una Rossa. Merita considerazione anche l’altro pilota McLaren, il giovane australiano Oscar Piastri.
Composizione dei team e nuovi piloti
La stagione 2025 vede diversi cambiamenti nelle line-up dei team. Certamente il trasferimento più rilevanti è quello di Lewis Hamilton, che dopo dodici stagioni e sei titoli mondiali con la Mercedes approda in Ferrari al posto di Carlos Sainz Jr. Sainz, creando una coppia d’oro con Charles Leclerc. Questo trasferimento segna la fine della lunga collaborazione di Hamilton con la Mercedes e l’inizio di una nuova era per la scuderia di Maranello, che ha storicamente ospitato i più grandi campioni della disciplina.
La Mercedes ha a sua volta promosso il giovane talento Andrea Kimi Antonelli dalla Formula 2, affidandogli il sedile lasciato libero da Hamilton. La Haas presenta una formazione completamente rinnovata: Nico Hülkenberg lascia il team dopo due stagioni per tornare alla Sauber, che si trasformerà nel team Audi nel 2026, mentre Kevin Magnussen conclude la sua collaborazione dopo sette stagioni. Al loro posto, il team statunitense schiera Esteban Ocon, proveniente dall’Alpine, e il debuttante Oliver Bearman, ex pilota di riserva e protagonista in Formula 2. In casa Red Bull, Sergio Perez lascia il team anticipatamente, sostituito da Liam Lawson, promosso dalla squadra satellite Racing Bulls.
Modifiche al calendario e nuovi Gran Premi
Il calendario 2025 prevede 24 gare distribuite in 21 paesi, mantenendo lo stesso numero di appuntamenti della stagione precedente. Tra le novità, spicca l’introduzione del Gran Premio di Madrid, che si aggiunge alle tappe europee storiche come Monaco e Monza. Il ritorno del Gran Premio del Sudafrica a Kyalami arricchisce ulteriormente il calendario, segnando una presenza significativa nel continente africano.
La stagione prenderà il via il 16 marzo con il Gran Premio d’Australia a Melbourne e si concluderà il 7 dicembre ad Abu Dhabi. Tra le tappe principali, oltre ai già citati Gran Premi di Monaco e Italia, si segnalano gli appuntamenti in Canada, Giappone e Brasile, che rappresentano storicamente momenti chiave per la lotta al titolo.
Aggiornamenti regolamentari
La FIA ha introdotto alcune modifiche regolamentari per la stagione 2025, in attesa dei cambiamenti più consistenti in arrivo nel 2026. Il peso minimo delle vetture senza carburante è stato aumentato a 800 kg, con un incremento del peso minimo del pilota a 82 kg, per garantire maggiore equità e sicurezza. Inoltre, è stato introdotto un sistema di raffreddamento obbligatorio in caso di caldo eccessivo: una misura che serve a non ripetere quanto accaduto nel GP del Qatar del 2023, quando furono numerosi i piloti al centro medico per le temperature troppo elevate nelle vetture.
Sul fronte sportivo, è stata abolita l’assegnazione del punto extra per il giro più veloce, reintrodotto nel 2019, e aumentato l’obbligo di schierare giovani piloti durante le prove libere, passando da una a due sessioni per stagione per vettura. Sono state anche introdotte restrizioni più severe sui test con vetture precedenti, limitando a venti giorni l’utilizzo e a un massimo di 1000 km su quattro giorni per i piloti titolari.
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