Vi fu fondata la prima scuola di medicina: ecco cosa c’è da vedere a Salerno

Salerno, capoluogo campano, nel medioevo fu sotto il dominio longobardo e sempre nello stesso periodo vi venne fondata la Scuola Medica Salernitana, la prima e più importante scuola di medicina d’Europa. Ma che cosa c’è da vedere in questa città? Quali specialità regionali poter provare nei suoi numerosi locali?

Cosa vedere

L’elenco dei siti e luoghi d’interessa da vedere a Salerno è sicuramente lungo, a cominciare dal centro storico, e tra essi si possono citare:

  • il Duomo di Salerno, la cui costruzione risale al 1080,  e il cui stile architettonico presenta lo stile romanico, arabo-normanno e bizantino. Esso presenta numerose opere al suo interno e si consiglia di visitarne anche la cripta, dove è custodito un ceppo, sul quale sarebbero stati decapitati tre martiri cristiana e, sempre quanto dice la leggende, se si mette l’orecchio su di esso vi si può sentire il sangue che scorre;
  • il complesso monumentale di Santa Sofia, costruito nel X secolo, oggi ospita varie opere di pittori contemporanei;
  • il Castello Arechi, sempre edificato nel periodo medioevale per ragioni militari, oggi, oltre a poter ammirare il panorama da esso, si può visitare il suo museo, con reperti provenienti dagli scavi dell’area, come ceramiche, oggetti di metallo, monete e vetri;
  • l’acquedotto medievale, a cui la popolazione ha dato il nome di “Ponti del Diavolo”, secondo la leggenda su un mago del XII secolo, Pietro Barliario, a edificarlo in una notte con l’aiuto di demoni, che secondo la tradizione popolare si possono incontrare all’alba o al tramonto sotto i suoi archi;
  • la Pinacoteca Provinciale di Salerno, situato al primo piano al Palazzo Pinto, edificio seicentesco, è divisa in tre sezioni di cui una che ospita opere dal Quattrocento al Settecento, un’altra con opere di artisti salernitani e costaioli, e un’altra dedicata ai lavoratori di artisti stranieri;
  • la Villa Comunale, in cui si tengono vari eventi;
  • i Giardini della Minerva, orto botanico risalente al XII secolo, vi si trovano coltivazioni di piante mediche;
  • il lungomare Trieste, che si estende per circa due chilometri.

Se si capita a Salerno nel periodo natalizio, poi, si possono vedere le “Luci d’artista” ossia delle luminarie che si accendono a dicembre e gennaio, che illuminano le strade e le piazze della città.

Cosa mangiare

Non mancano certo delle specialità regionali da poter provare in questa città, nei bar o nei ristoranti, e tra questi vanno citati:

  • la “Zizzona” di Battipaglia, un’enorme mozzarella di bufala prodotta localmente;
  • gli sciatelli ai frutti di mare, una tipica pasta fresca;
  • gli spaghetti con le vongole;
  • la pizza “Carmine”, che prende il nome dal proprietario della pizzeria “Carminuccio”, che secondo quanto si dice fa le pizze migliori della città, e questa è farcita con pomodoro, formaggio, pancetta tagliata a cubetti e basilico;
  • la milza imbottita, che si prepara per la festa di San Matteo, tradizionalmente, in cui la suddetta milza viene imbottita con peperoncino, prezzemolo tritato e aglio;
  • la ciambotta, tipico contorno di verdure estive campano;
  • le sfogliatelle, i classici dolci di sfoglia ripieni di crema di ricotta;
  • la delizia al limone, dolce tipico amalfitano.

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