In alcuni punti dell’addome è possibile che al tatto si senta un nodulo, un gonfiore o un rigonfiamento che può essere molle, duro stabile oppure mobile. Tutto ciò dipende dalla causa che lo ha generato. Si parla in questi casi di lipoma, la forma più comune di tumore benigno del tessuto adiposo.
Questo accumulo di grasso è dovuto a una crescita non controllata delle cellule adipose che si sviluppano sottocute, circondate da una capsula fibrosa. Le dimensioni di questi noduli sottocutanei possono essere variabili da 1 a 20 cm.
Solitamente sembra trattarsi di noduli mobili, non dolorosi che possono aumentare di dimensione causando disturbi da compressione. Scopriamo insieme come si presentano e che cosa è possibile fare, rivolgendosi a un medico.
Quali sono i sintomi del lipoma?
Il lipoma si presenta, come abbiamo anticipato, sotto forma di nodulo di grasso sottocutaneo. Quando localizzato nell’addome, non sembra essere più grande di 5 cm di diametro e può comparire anche in altre zone come sul collo, sulle spalle, sulla schiena, sulle braccia e sulle cosce.
Morbido e pastoso al tatto, si può muovere facilmente con una leggera pressione delle dita. La maggior parte delle volte non sembra provocare sintomi, ma può provocare dolore laddove comprima i nervi vicini.
Possibili cause noduli addome
Tra le possibili cause del nodulo sottocutaneo nell’addome troviamo le ernie, che si possono verificare quando alcuni organi interni spingono, attraverso un punto debole, nella parete addominale. Solitamente si possono sviluppare in seguito alla distensione dei muscoli, generata dal sollevamento di un qualcosa di molto pesante oppure come conseguenza di una tosse cronica o in caso di stitichezza.
Ci possono essere varie tipologie di ernie, tre delle quali possono produrre un nodulo evidente al tatto e risolvibili spesso con la chirurgia. In particolare:
- ernia inguinale: che si può verificare come conseguenza di una debolezza nella parete addominale. Può provocare dolore nei piegamenti, se si tossisce o si sollevano pesi. In molti casi, non sembra presentare sintomi fin quando non peggiora la condizione. Un’ernia inguinale non sembra essere pericolosa ma deve essere tenuta sotto controllo perché potrebbe causare complicazioni, come la perdita di sangue o ostruzioni intestinali. La risoluzione molte volte, dietro consiglio medico, potrebbe essere chirurgica;
- ernia ombelicale: localizzata vicino all’ombelico, maggiormente comune nei bambini, spesso scompare con la crescita, entro i 3 anni. Il sintomo tipico di un ernia ombelicale sembra essere un nodulo che si può vedere o toccare quando il bimbo piange.
- laparocele: che si può formare in seguito a un taglio chirurgico.
Altre le cause meno comuni che possono creare noduli sottocutanei nell’addome possono essere:
- ematomi: in genere dopo un infortunio, si può formare anche un livido sopra la pelle che si può risolvere spontaneamente con il passare del tempo;
- lipoma: un accumulo di grasso sottocutaneo, che si muove leggermente se spinto o toccato. I lipomi crescono lentamente e possono manifestarsi in qualsiasi parte del corpo. Quasi sempre possono essere di natura benigna e rimossi chirurgicamente;
- testicolo ritenuto: si forma nell’addome e scende verso lo scroto. In alcuni casi, uno o entrambi non scendono completamente. Questo potrebbe causare un piccolo nodulo vicino l’inguine in neonati di sesso maschile, che può essere corretto con una terapia ormonale oppure con la chirurgia;
- tumore: anche se raramente, un tumore benigno o meno in un organo dell’addome, nella pelle oppure nei muscoli potrebbe causare un rigonfiamento evidente. Il trattamento consigliato dal medico può dipendere dalla tipologia di tumore e dalla sua posizione precisa.
Quando recarsi dal medico e cosa fare?
Se si avverte al tatto un nodulo sottocutaneo nell’addome è importante rivolgersi al proprio medico oppure a un chirurgo. Se oltre al nodulo fosse presente anche febbre, vomito e dolore circostante meglio recarsi al pronto soccorso immediatamente. In genere, un’ernia viene diagnosticata durante l’esame fisico e può essere necessario dovere ricorrere a una correzione chirurgica.
Qualora il medico, invece, non ritenga che il nodulo sia un’ernia, può essere necessario doversi sottoporre a ulteriori test. Nel caso in cui il medico dovesse sospettare la presenza di un tumore potrebbe potrebbe richiedere una TAC per determinare la sua posizione ed estensione. Potrebbe anche essere necessaria una biopsia (ovvero una piccola rimozione dei tessuti da analizzare) per determinare se il tumore è benigno o maligno.
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