Prato senza manutenzione: che tipo di prato è? Perché sceglierlo?

Che tu voglia progettare un giardino o rinfrescare il look del tuo prato, ti sarai sicuramente chiesto come scegliere il migliore. In rete si possono trovare diverse soluzioni e consigli degli esperti che suggeriscono la dicondra o un prato all’inglese.

Esistono prati sempreverdi che non necessitano di grande manutenzione, che si annaffiano pochissime volte all’anno. Scopriamo insieme quale potrebbe essere il migliore prato che richiede poca manutenzione e perché sceglierlo.

Quali sono i prati che necessitano di meno acqua?

La prima domanda che spesso viene posta al momento della ricerca di un prato per il proprio giardino, riguarda la capacità dei prati alternativi di resistere a lunghi mesi di siccità. Questa domanda nasce spontanea quando si vive in una zona dove l’acqua scarseggia oppure se si desidera un prato per una seconda casa e non si ha possibilità di prendersene cura costantemente.

Dal punto di vista del fabbisogno idrico, esistono prati che sono più o meno equivalenti tra loro. Per il primo anno della messa a dimora potrebbero essere necessarie irrigazioni abbondanti, così da permettere alle piantine di crescere rigogliose e prendere possesso del terreno. Una volta che il prato si sarà chiuso in un manto compatto, le irrigazioni potranno diminuire a una oppure due nell’arco dell’anno, da suddividere nei mesi estivi.

Quale prato necessita di poca manutenzione?

Il manto erboso può essere estetico solo se in ordine da vedere, in caso contrario diventa poco attraente, infestato da erbacce e malattie fungine che tendono a rovinare l’erba. Se si vive in zone con un clima estivo molto arido oppure in prossimità di campi o boschi, avere un manto che sia bello e sano può risultare difficile. L’erba del giardino può essere danneggiata da malattie fungine, dalla comparsa di erbe infestanti oppure dalla siccità.

A causa di queste problematiche che potrebbero sopraggiungere, la manutenzione del manto erboso diventa molto importante. Anche la qualità delle semenze che si utilizzano può essere decisiva e per questo, è necessario valutare attentamente i pro e i contro delle varietà esistenti e delle proprie esigenze personali.

Esiste una tipologia che si chiama Zoysia Tenuifolia, una pianta erbacea perenne originaria delle isole Mascarene nell’Oceano Indiano. Questa pianta può essere ideale per i luoghi caldi, caratterizzati da scarse precipitazioni e richiede meno manutenzione ma soprattutto meno acqua, rispetto altre specie che solitamente vengono utilizzate nei giardini pubblici e privati.

Caratteristiche prato Zoysia Tenuifolia

Si tratta di un prato morbido che sembra essere indistruttibile, su cui si può camminare a piedi scalzi senza il possibile rischio di pungersi. Una specie di moquette a crescita lenta che non sembra temere siccità e gelo, che sembra essere in grado di sopportare bene salsedine e cloro. La Zoysia richiede un solo taglio all’anno e se lasciata senza tagli può assumere un aspetto tondeggiante per via della formazione dei ciuffi.

Questa specie viene già utilizzata in molti dei nostri parchi ed è acquistabile presso i vivai più forniti, disponibile sotto forma di semenza che rappresenta la modalità di coltivazione più semplice, veloce e maggiormente apprezzata. Le sue foglie sono molto sottili e formano dei morbidi ciuffi che rendono il contatto con l’erba molto piacevole.

La Zoysia può essere ideale per il clima mediterraneo ma supporta bene anche le alte temperature. Molto resistente alla siccità, questa pianta cresce lentamente e risulta essere così facile da mantenere. Si tratta di una specie che può adattarsi facilmente che cresce bene al sole e non sembra avere particolari necessità in merito al tipo di terreno, purché sia ben drenato.

Il momento migliore per dare avvio alla coltivazione sembra essere la primavera, anche se necessita di molta meno acqua rispetto le varietà comuni. E’ importante che riceva molta acqua durante i primi due anni. Gli steli della pianta non superano i 5 cm e il manto può essere lasciato senza tagli oppure essere tagliato una o due volte all’anno.

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