La colorazione dei capelli ha origini molto antiche. Quella che noi oggi chiamiamo colorazione rappresenta la preparazione dell’henné, ovvero una forma più evoluta di un’antica tradizione che serviva per distinguersi dalle altre tribù e per piacere agli altri. Nel Neolitico le donne si tingevano utilizzando la terra d’ocra, gialla e rossa, mentre nell’antico Egitto per tingere i capelli si usava l’henné. Scopriamo come si prepara e utilizza.
Erbe tintorie, quali sono?
Le erbe tintorie sono di vario tipo, tra cui il classico henné rosso. Utilizzate da sole, mixate o in sequenza, possono offrire tinte e riflessi oltre che sembrano essere in grado di rilasciare possibili effetti benefici sia alle cute che ai capelli. A differenza delle classiche tinture chimiche, le erbe tintorie non penetrano all’interno dei capelli ma si fondono con la cheratina, rendendo il fusto del capello più spesso, conferendo un effetto volumizzante oltre che protettivo dalle aggressioni esterne.
Spesso si sente parlare di henné nero, rosso e neutro. In realtà, esiste un solo henné quello naturale o puro, una polvere ottenuta dall’essiccazione e dalla polverizzazione delle foglie della Lawsonia inermis che conferisce ai capelli una colorazione rossa.
Il cosiddetto “henné nero” è l’indigo, una polvere ricavata dalla fermentazione ed essiccazione delle foglie dell’indigofera Tinctoria. L’indigo su basi scure può conferire una tonalità fredda e scura, su basi con medio-alte percentuali di capelli bianchi (per via del suo pigmento azzurro-blu) può conferire una tonalità cenere, mentre su basi castano-chiaro può portare nuance su toni scuri del castano.
L’henné neutro, invece, è la polvere ottenuta dalle foglie di Cassia Obovata, che non possiede proprietà coloranti ma può essere utile per aiutare a nutrire e donare lucentezza ai capelli. Tutte le altre diciture, come “henné castano” e “henné biondo” si riferiscono a miscele di henné con altre erbe.
Come si prepara l’henné neutro?
Quando si sente parlare di henné neutro, come abbiamo detto, ci si riferisce alla Cassia Obovata una pianta che contiene pochissimo colorante e che da secoli viene utilizzata come possibile rimedio naturale per aiutare a rinforzare i capelli, regolarizzare la produzione del sebo e rendere la chioma più lucente.
Nell’utilizzo consueto, l’henné neutro non colora i capelli ma viene impiegato nei trattamenti di bellezza. Per questo motivo, è semplice da usare anche se non si ha esperienza con le colorazioni, in più sembra essere in grado di non macchiare la pelle, sembra non avere all’interno ingredienti tossici e può essere utilizzato senza dovere indossare guanti.
Per la preparazione di un impacco di henné neutro sono necessari 220 gr di henné (300 grammi se si hanno dei capelli spessi che arrivano a metà schiena) da mescolare con acqua tiepida (100 ml di acqua ogni 100 gr di henné) che va regolata man mano che il composto acquista consistenza.
Preparati gli ingredienti si versa la polvere di henné in una ciotola aggiungendo poco per volta l’acqua tiepida e solo alla fine un cucchiaio di olio vegetale (di olica o di canapa), due cucchiai di yogurt magro per ammorbidire i capelli. Se lo desideri, puoi sostituire metà dell’acqua con un decotto di camomilla o con della birra per ottenere un possibile leggero effetto chiaro. Ricorda che l’impasto non deve essere troppo liquido.
Mescola bene il composto, dividi i capelli in ciocche e applica l’henné passandolo con le mani sia davanti che dietro ogni ciocca. Una volta applicato su tutta la chioma, avvolgi i capelli con della pellicola trasparente e lascia in posa per circa un’ora e mezza. Trascorso il tempo necessario procedi con il risciacquo. L’henné neutro va utilizzato sui capelli sporchi senza fare alcuno shampoo per via delle sue proprietà sgrassanti.
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