Carie dentali: come individuarle e curarle all’estero

Prendersi cura dei denti è fondamentale per la nostra salute. Una dieta appropriata, una specifica attenzione per la pulizia dentale e l’abitudine a visite periodiche dal dentista: ecco alcune delle buone pratiche consigliate per prevenire alcuni tra i disturbi più diffusi per i nostri denti.

Uno dei disturbi più frequenti è rappresentato dalle fastidiose carie. Ma come riconoscerle e curarle?

Prevenzione, sintomi e rimedi

Prima o poi tutti abbiamo vissuto l’esperienza di una fastidiosa carie. Si tratta di una malattia dentale che distrugge lo smalto dei denti e, se non opportunamente curata, va ad intaccare anche gli strati più profondi dei denti.

I sintomi sono vari e dipendono dal livello del problema: si inizia con un aumento della sensibilità e insorgere di fastidio, passando per dolore a contatto con cibi caldi e freddi, fino ad arrivare a dolore costante e alla formazione di buchi o fosse visibili sui denti o tra un dente e l’altro.

Le carie si possono prevenire spazzolando in modo costante i denti e utilizzando il filo interdentale e il collutorio, frequentando spesso lo studio del dentista per visite periodiche, oltre che evitando alcuni cibi e bevande, in particolare quelli zuccherati.

Per diagnosticare una carie e verificare l’eventuale presenza di danni allo smalto, il dentista utilizzerà una strumentazione apposita, oltre che fare una radiografia per determinarne la gravità.

Il tipo di provvedimento dipenderà chiaramente dal livello di perforazione del dente e dal suo stato: si va da un leggero trattamento al fluoro, a un’otturazione, passando ad una corona qualora il dente risulti indebolito, fino alla devitalizzazione e alla completa estrazione del dente, qualora quest’ultimo risulti completamente compromesso.

Cure dentali: la scelta di andare all’estero

Troppo spesso, però, all’insorgere di un disturbo dentale si tende a rimandare l’appuntamento con il dentista, a causa delle spese elevate a cui spesso si deve andare incontro per un percorso di cura: si rimanda l’appuntamento fino a che i disturbi non si trasformano in veri e propri problemi.

Negli ultimi anni si è diffusa sempre più la tendenza di recarsi all’estero per sottoporsi allecure dentali, con il desiderio di risparmiare sulla spesa. A tal proposito, una delle mete più frequentate per prendersi cura della propria bocca è la Croazia, a pochi passi dall’Italia. Ma come sempre è bene prestare attenzione alla qualità! È importante allora affidarsi a una clinica dalla comprovata esperienza e professionalità, come per esempio Dentalsan, per non andare incontro a brutte sorprese.

Clinica Dentalsan: dentisti professionisti in Croazia

Qualità, convenienza e la massima apertura all’ascolto del cliente: gli specialisti di dentalsan.it riescono a coniugare tutto ciò, proponendo alla clientela un’esperienza internazionale. Due i fondatori, il Dottor Damir e la Dottoressa Vivian Jurković, professionisti certificati che si occupano della salute e della bellezza dei denti a 360 gradi, in uno splendido studio situato a Opatija (Abbazia).

Il tutto portando avanti una profonda rivoluzione nell’idea di cure dentali: il paziente italiano riceve, infatti, un servizio completo a prezzi competitivi. In più, ha la possibilità di richiedere un preventivo online gratuito e di prenotare una prima visita in Italia per poi continuare il percorso di cura in Croazia, potendo infine organizzare un servizio transfer per raggiungere comodamente la Clinica Dentalsan fuori confine.

Odontoiatria conservativa, chirurgia orale, implantologia, parodontologia, pedodonzia e ortodonzia: numerosi sono i servizi proposti dalla Clinica Dentalsan Croazia. Non da ultimo, il settore Wellness e Spa per i servizi estetici, ideato per far sì che il momento di prendersi cura dei denti diventi anche un piacevole momento di coccole e benessere personale. La clinica mette dunque a disposizione la possibilità di essere seguiti da un team di professionisti preparati a livello internazionale, in un sistema che consentirà di risparmiare fino al 70% della spesa complessiva preventivata in Italia.

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