I denti che si muovono rappresentano una condizione che non deve essere trascurata, poiché può indicare problemi di salute dentale significativi. Anche se la mobilità dentale può sembrare un problema minore, potrebbe essere il primo segnale di patologie più gravi che necessitano di un intervento tempestivo così come indicato in un approfondimento presente sul sito di Grimaldi Centro Odontoiatrico a Bologna. Vediamo quindi di seguito alcuni elementi ai quali prestare attenzione.
Cause dei denti che si muovono
Una delle cause principali della mobilità dentale è la parodontite, una malattia gengivale che, se non trattata, può causare la perdita di supporto osseo e tissutale intorno al dente. Questa condizione è spesso associata a una scarsa igiene orale, che favorisce l’accumulo di placca e tartaro, portando a infiammazione e danni strutturali.
I traumi dentali sono un’altra causa frequente. Un colpo diretto alla bocca o alla mascella può danneggiare i legamenti che tengono il dente in posizione, rendendolo mobile anche se non è visibilmente rotto. Le malocclusioni, o problemi di allineamento dentale, possono esercitare una pressione irregolare su alcuni denti, causando anch’esse mobilità.
Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali possono rendere le gengive più suscettibili alle infezioni e provocare una leggera mobilità dei denti. Anche gli ascessi dentali, causati da infezioni batteriche, possono indebolire i tessuti di supporto e rendere i denti mobili. Infine, il bruxismo, o il digrignamento dei denti, esercita una pressione costante sui denti, causandone la mobilità nel tempo.
Sintomi e Rischi
I sintomi associati alla mobilità dentale includono una sensazione di instabilità del dente, dolore alle gengive, gengive gonfie e arrossate, e sanguinamento gengivale. Se non trattata, la mobilità dentale può portare a gravi conseguenze come la perdita del dente, infezioni più gravi, problemi masticatori e complicazioni estetiche.
Trattamenti
Una corretta diagnosi è essenziale per identificare la causa della mobilità dentale. Il dentista effettuerà un esame clinico e potrebbe richiedere radiografie e sondaggio parodontale. Se la causa è la parodontite, i trattamenti parodontali come lo scaling e la levigatura radicolare saranno necessari per rimuovere placca e tartaro e migliorare la salute delle gengive.
In alcuni casi, può essere necessario ricorrere allo splintaggio dentale, una tecnica che prevede di solidarizzare tra loro i denti per stabilizzarli e prevenire ulteriori movimenti. Se necessario, si possono eseguire interventi chirurgici come la rigenerazione ossea o innesti gengivali per risolvere i problemi più gravi.
Costi dei Trattamenti
I costi dei trattamenti variano in base alla complessità del problema e all’esperienza del dentista. Una visita di valutazione iniziale può costare tra i 50 e i 100 euro, mentre i trattamenti come il curettage e scaling variano tra i 70 e i 150 euro per seduta. Interventi più complessi come la rigenerazione ossea o innesti gengivali possono costare tra i 500 e i 1200 euro per area trattata.
Prevenzione
La prevenzione è fondamentale per evitare la mobilità dentale. Una buona igiene orale quotidiana, che include lo spazzolamento dei denti due volte al giorno e l’uso regolare del filo interdentale, può prevenire l’accumulo di placca e tartaro. Le visite regolari dal dentista sono essenziali per individuare e trattare precocemente eventuali problemi. Inoltre, le pulizie dentali professionali rimuovono la placca e il tartaro che non possono essere eliminati con la normale igiene orale.
Anche una dieta equilibrata e abitudini salutari giocano un ruolo importante nella prevenzione. Evitare cibi troppo zuccherati e il fumo sono passi cruciali per mantenere i denti sani.
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