Tiziano Vecellio è un pittore veneziano del 500, nato a Pieve di Cadore, provincia di Belluno, in Veneto, tra il 1488 e il 1490. Contrariamente a quanto accade per la maggior parte degli artisti, la sua data di nascita non è sicura. Questo perchè sembrerebbe che fosse lui, quando era ancora in vita, il primo a non voler far trapelare informazioni sulla sua età. Anzi, avrebbe sempre dichiarato un’età maggiore di quella reale. In ogni caso, la sua nascita si colloca alla fine del 1400. La sua morte, invece, avviene nel 1576 a Venezia. I suoi genitori, sono stati Lucia e Gregorio, entrambi benestanti. Lei, purtroppo venne a mancare che Tiziano era ancora un bambino, mentre il padre, è stato un militare. Noto come maestro del colore, è considerato uno dei maggiori artisti innovatori e poliedrici del tonalismo. Del resto, che avrebbe avuto successo, fu evidente sin da piccolo, quando venne scoperto a realizzare dipinti, utilizzando il succo delle piante.
Pittore veneziano del 500: chi era Tiziano Vecellio?
Un pittore dalla data di nascita sconosciuta, ma dal talento innato. Sin da piccolo, realizza dipinti sui muri senza utilizzare colori ma succhi estratti dalle piante. Fu uno dei pochi pittori italiani che, oltre a portare avanti il proprio talento, fu anche titolare di una vera e propria azienda. A lui si deve il passo avanti compiuto dalla pittura sull’uso del colore. Grazie all’armonia creata fra le diverse zone cromatiche e l’uso sapiente della luce, le scene da lui ritratte conferiscono una sensazione d’insieme. La sua tecnica prevede un superamento degli schemi michelangioleschi, per far spazio a una serie di innovazioni che hanno fatto la storia della rivoluzione artistica. Artista poliedrico, riesce a trasmettere con i suoi dipinti anche le emozioni, la morbidezza e la cura dei dettagli nei soggetti ritratti.
Pittore veneziano del 500: quali sono i suoi quadri più belli?
Come già detto, fu lui a essere nominato il “maestro del colore”, proprio per l’utilizzo rivoluzionario del colore e della luce utilizzati per rappresentare le forme. Tra i suoi quadri più noti, citiamo:
La Venere di Urbino
La Venere di Urbino è un dipinto a olio su tela, realizzato da Tiziano Vecellio, intorno al 1538 e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. L’opera è stata realizzata in occasione delle nozze tra Guidobaldo II della Rovere e Giulia Varano. Il dipinto vuole far trasparire il significato del matrimonio, dove la futura moglie deve esser pronta ad apprezzare la vita matrimoniale, dove non deve mancare la fedeltà, rappresentata dal cane dipinto ai piedi del letto, tutto accucciato.
Uomo con guanto
L’Uomo con guanto è un dipinto a olio su tela, realizzato da Tiziano Vecellio, intorno al 1523 e conservato nel Louvre a Parigi. Sul dipinto, dove si evince uno sfondo scuro, è stato ritratto un personaggio maschile, di giovane età, a mezzo busto, con lo sguardo rivolto verso il vuoto, e il viso verso destra. Il braccio sinistro è appoggiato, tramite un lembo del mantello, sopra un blocco di marmo, quasi come stesse sostenendo una conversazione amichevole e rilassato. Lo stesso braccio, vede indossato sulla mano un guanto di pelle, accessorio riservato ai gentiluomini dell’epoca. L’altro guanto, invece, è stato sfilato e la mano destra mostra in evidenza un anello dorato, simbolo di ricchezza.
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