La legge n°210 del 1992 rappresenta un importante passo avanti per la legislazione italiana, in termini di riconoscimento del diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione. Nello specifico, la legge 210/92 si è rivelata necessaria in seguito alla sentenza emessa dalla Corte Costituzionale, che aveva riconosciuto l’illegittimità dei vaccini obbligatori, senza che fosse prima riconosciuto il diritto a un risarcimento in caso di danni accertati. Un articolo, che soprattutto oggi, in seguito alle numerose opinioni contrastanti in merito al vaccino per il Covid 19, sembra riaffermare la propria importanza.
Legge 210 del 1992: cosa dice e quali sono gli indennizzi previsti
La legge 210/92 è molto chiara, il suo testo infatti non si presta ad eventuali interpretazioni. Riconoscendo il diritto di un indennizzo in caso di accertamento di un danno, riconosce il diritto alla salute sancito dalla Costituzione italiana.
La legge 201/92 riconosce l’importanza del singolo cittadino anche rispetto all’interesse collettivo. Questo determina la necessità di favorire un indennizzo economico a chi subisce dei danni a causa di vaccini resi obbligatori. Il testo della legge è molto chiaro e non si riferisce solo a eventuali problematiche insorte in seguito a questo tipo di trattamento.
Con la legge 210 del 1992, infatti, si palesa anche la necessità di rimborsare chiunque abbia contratto l’HIV o l’epatite C in seguito a interventi o contagi avvenuti durante visite specialistiche e trasfusioni di sangue. Un tema molto importante e spesso sottovalutato, che finalmente trova in questa legge il giusto riconoscimento.
In particolare, la legge 210/92 riconosce il diritto a richiedere un indennizzo per coloro che hanno subito un’invalidità e lesioni a causa di:
- Vaccini obbligatori
- Vaccini non obbligatori ma resi necessari per svolgere una specifica attività lavorativa
Il riconoscimento del danno è esteso tramite legge a diversi soggetti, tra cui:
- Coloro che, pur non essendo vaccinati, abbiano sviluppato problematiche di salute per contatti con persone sottoposte al vaccino
- I parenti di persone decedute in seguito alla somministrazione di un vaccino
- Personale sanitario infettato da HIV o Epatite C in seguito al contatto con un paziente positivo
- Coloro che hanno contratto le malattie sopra menzionate a causa del proprio partner sessuale
La legge 210/92 rappresenta un importante punto di svolta, estendendo il riconoscimento del danno a diverse categorie di soggetti e in diverse circostanze. Particolare attenzione è posta sulla salute, un diritto inviolabile dell’essere umano.
Legge 210/92: come richiedere l’indennizzo in caso di danno
Una volta stabilito un eventuale danno in seguito alle situazioni menzionate nel testo legislativo, il richiedente deve presentare la richiesta di riconoscimento del danno con la relativa documentazione, tesa ad accettarne la reale presenza. In seguito, una commissione medica è chiamata a riconoscere o meno un nesso tra l’evento e il danno generato.
Terminate tutte le verifiche del caso, se la richiesta è ritenuta legittima, si procede all’erogazione di un risarcimento economico, la cui cifra dipenderà dal danno subito dal paziente.
La legge 210/92 si è rivelata indispensabile per aiutare tutte le persone vittime di qualche contagio o d’invalidità in seguito a vaccini, a sentirsi meno sole. In casi come questi, infatti, è molto importante che il paziente avverta il riconoscimento del danno causato.
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