La corretta costruzione delle scale antincendio è di fondamentale importanza, per garantire che l’edificio pubblico o privato sia a norma e fornisca i massimi standard di sicurezza in caso di incendio. Le normative italiane prevedono una serie di caratteristiche obbligatorie per la realizzazione di uscite di emergenza e scale antincendio, con indicazioni specifiche in base alla tipologie di edificio.
Le scale di sicurezza antincendio, infatti, sono obbligatorie negli edifici pubblici, compresi gli stabili aperti al pubblico come musei, scuole, ospedali, centri commerciali e uffici. Allo stesso modo è necessario predisporre le scale di emergenza nelle strutture ricettive, negli alloggi di tipo collettivo come collegi e caserme, inclusi alcuni edifici residenziali con altezza pari o superiore a 12 metri, superficie di almeno 600 metri quadrati per ogni piano e quando non è possibile appoggiare a tutti i piani la scala antincendio dei Vigili del Fuoco.
Le norme di riferimento per la costruzione delle scale antincendio
Le scale di emergenza antincendio, anche chiamate scale d’esodo in quanto agevolano l’uscita dall’edificio, devono rispettare una serie di norme specifiche a seconda della tipologia e destinazione d’uso dello stabile. Le regole da seguire cambiano dunque in base al settore di utilizzo, tra cui:
- DM 08/06/2016 applicato agli uffici;
- DM 07/08/2017 inerente l’edilizia scolastica;
- DM 23/11/2018 per le attività commerciali;
- DM 09/08/2016 per le attività turistiche e alberghiere;
- DM 06/04/2020 per gli asili nido;
- DM 10/07/2020 per musei, biblioteche, gallerie, mostre, esposizioni e archivi;
- DM 23/03/2021 per le strutture sanitarie.
Ad ogni modo, il riferimento normativo più importante è il Codice di Prevenzione Incendi, ovvero il DM 03/08/2015, aggiornato nel 2021 attraverso una serie di norme allineate agli standard attuali di prevenzione antincendio. Il testo unificato è stato prodotto dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ed è consultabile sul sito ufficiale vigilfuoco.it. Qui è possibile trovare il Codice di Prevenzione Incendi aggiornato all’11 novembre 2021, il DM 3 agosto 2015 aggiornato al 28 ottobre 2021 e tutte le note, i chiarimenti e gli standard tecnici di prevenzione degli incendi.
All’interno del testo sono specificate tutte le caratteristiche tecniche che interessano la progettazione delle scale antincendio, comprese tutte le altre vie d’esodo come quelle orizzontali e le uscite protette. Si tratta di norme molto dettagliate che spiegano in modo accurato come devono essere realizzate le scale di emergenza, allo scopo di agevolare i soccorsi da parte dei Vigili del Fuoco e consentire l’evacuazione rapida e in sicurezza degli occupanti in caso di emergenza.
Come vengono progettate e realizzate le scale antincendio
La realizzazione a norma delle scale di sicurezza antincendio viene effettuata da aziende specializzate, per ottenere un’installazione in linea con le norme nella costruzione e montaggio di scale in ferro esterne per edifici pubblici e privati. Il manufatto deve assicurare i migliori standard in termini di sicurezza, qualità costruttiva e gestione dell’esodo in caso di incendio.
Ecco alcune caratteristiche da rispettare nella costruzione delle scale antincendio:
- presenza di almeno un corrimano laterale;
- alzata e pedate costanti per evitare gli inciampi nella discesa degli scalini;
- pianerottoli di sosta almeno ogni 15 metri per agevolare l’esodo in caso di emergenza;
- le scale devono essere protette e resistenti al fuoco;
- la larghezza minima deve essere di 1,20 metri, arrivando in alcune circostanze a non meno di 0,80 metri.
Dopodiché esistono numerose restrizioni ed eccezioni, ad esempio come la possibilità che le scale antincendio non siano protette per edifici di appena due piani, purché sia possibile raggiungere una zona sicura coprendo una distanza di oltre 40 metri. Al contrario, per gli edifici con altezza superiore a 24 metri le scale di emergenza devono essere protette anche dal fumo, inoltre le scale con larghezza superiore a 2,4 metri devono avere sia un corrimano laterale che centrale.
Le norme di evacuazione e sicurezza negli edifici pubblici e privati
Le regole per l’evacuazione e la sicurezza antincendio degli edifici pubblici e privati sono piuttosto specifiche, infatti in base alla tipologia di stabile si applicano determinate norme. Un aspetto rilevante è la figura responsabile della valutazione dei rischi e della progettazione delle dotazioni antincendio dell’edificio, un ruolo che ad esempio negli stabili che ospitano varie imprese al loro interno è ricoperto in genere dal proprietario dell’immobile o dal legale rappresentante.
Negli edifici pubblici invece è il dirigente o funzionario preposto, il quale deve occuparsi di tutti gli adempimenti strutturali e di manutenzione per garantire la sicurezza degli ambienti interni, come scuole, uffici pubblici e pubbliche amministrazioni. Nei condomini invece di solito il responsabile è l’amministratore, tuttavia come disciplinato dal DM 25/01/2019 anche gli occupanti sono tenuti ad impegnarsi nel rispetto delle norme di sicurezza e prevenzione contro gli incendi attraverso lo strumento dell’assemblea di condominio.
In tutti gli edifici inoltre è necessario pianificare le norme di evacuazione, considerando piani specifici per la gestione delle situazioni di emergenza in caso di incendi, esplosioni, terremoti e calamità naturali. Si tratta di uno strumento operativo a carattere preventivo, per garantire un esodo sicuro e ordinato di tutte le persone presenti nello stabile. Naturalmente devono essere rispettati determinati criteri a seconda dell’attività svolta nell’edificio, tuttavia bisogna tenere conto anche di alcune regole generali previste dalle norme di legge.
Gli altri rischi da considerare per la sicurezza degli edifici
I rischi da valutare per garantire la sicurezza all’interno degli edifici sono molteplici, come l’analisi del rischio sismico o la gestione della situazione in caso di eventi anomali come i blackout. Questi studi preliminari devono essere svolti tenendo conto dei rischi statici e dinamici dell’edificio, adottando opportune misure rivolte alla sicurezza degli occupanti in ogni possibile contesto emergenziale.
Oltre alle scale antincendio è necessario progettare adeguate vie d’esodo in caso di emergenza, le quali devono essere dotate ad esempio di pavimentazioni non sdrucciolevoli, un’altezza di almeno 2 metri e una corretta segnaletica visibile anche in condizioni di scarsa luminosità. Un approccio professionale alla sicurezza e alla prevenzione permette di assicurare l’incolumità delle persone all’interno degli edifici pubblici e privati, rispettando le norme di legge e il diritto alla sicurezza.
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