I falsi miti da sfatare sui tarocchi e la cartomanzia

La lettura dei tarocchi è una pratica antica e molto potente, ma nell’era moderna si è diffuso un certo scetticismo intorno a questa arte divinatoria. In parte la colpa è dovuta al web, infatti in rete e sui social circolano molti luoghi comuni errati su questa attività. Ecco i falsi miti da sfatare sui tarocchi e la cartomanzia, per avere una visione più chiara e reale di queste pratiche.

Non bisogna fidarsi dei cartomanti, sono tutti truffatori

Anche nella cartomanzia esistono delle persone senza scrupoli che ingannano gli altri, ma nulla di più rispetto a quanto avviene in ogni altro settore. Al contrario, la stragrande maggioranza dei cartomanti sono dei professionisti esperti e competenti di cui ci si può fidare, comprese le principali agenzie che offrono servizi di cartomanzia al telefono come la lettura dei tarocchi.

Ovviamente è importante affidarsi solo a dei centri di cartomanzia seri come StudioAmore.net, un servizio professionale a costi accessibili con uno staff di cartomanti che comprende dei veri specialisti nei tarocchi. Inoltre, per chi vuole prima provare la potenza delle carte StudioAmore propone il gioco dei tarocchi online, ma anche l’offerta “cartomanzia 3 minuti gratis” con il primo consulto di 10 minuti a solo 1 euro per i nuovi utenti del sito.

I tarocchi possono essere eletti soltanto da chi possiede il dono

Un altro falso mito sui tarocchi è che la lettura di queste carte sia riservata a chi possiede il dono, ossia a un gruppo ristretto di persone che hanno ricevuto dal divino la capacità di leggere e interpretare correttamente le carte dei tarocchi. Naturalmente non è vero, infatti chiunque può leggere i tarocchi studiando e facendo esperienza, anche senza possedere un dono speciale.

Senza dubbio alcune persone sono più portate di altre nei tarocchi, in quanto hanno una naturale predisposizione all’ascolto e una maggiore sensibilità umana che consente di entrare più facilmente in sintonia con gli altri. Tuttavia, con il giusto impegno e lo studio tutti possono apprendere questa arte divinatoria e arrivare a un buon livello nella lettura dei tarocchi, per avere la possibilità, se desiderato, anche di trasformare questa passione in un vero e proprio lavoro.

I tarocchi portano sfortuna e sono uno strumento del diavolo

Ovviamente i tarocchi non sono lo strumento del diavolo, una credenza che poteva essere accettata in passato quando iniziarono a diffondersi in Europa tra il XVII e il XVIII secolo, ma non di certo oggi. Eppure sono in tanti a sostenere questa diceria, quando al più si può dire che i tarocchi possono far emergere alcuni lati poco noti del proprio carattere e svelare degli aspetti poco gradevoli della vita umana.

I tarocchi inoltre non sono affatto magia nera, poiché non centrano proprio nulla con questo campo e i rituali in genere. I tarocchi non portano sfortuna, non sono pericolosi e non fanno paura, tutte illazioni da parte di chi non conosce questa pratica. Per leggere le carte invece servono empatia, sensibilità e una grande conoscenza del significato di ogni simbolo, un perfetto mix tra tecnica e capacità personali che nulla ha a che vedere con la sfiga o la paura.

I tarocchi servono soltanto per leggere il futuro

Secondo un luogo comune molto diffuso online, i tarocchi servono solo per leggere il futuro. Ma ciò è di fatto impossibile, in quanto il futuro è nelle nostre mani e nessuna arte divinatoria può indicare un destino immutabile. I tarocchi quindi non servono a prevedere il futuro, ma a ottenere delle indicazioni utili per comprendere meglio la quotidianità e riuscire a prendere decisioni difficili in modo più sereno e consapevole.

Inoltre è possibile ricorrere alla lettura dei tarocchi per tantissimi motivi, ad esempio per conoscere meglio se stessi, per trovare risposte a dei dubbi che riguardano l’amore, oppure per capire come affrontare determinate situazioni. Ad ogni modo, i tarocchi forniscono sempre delle indicazioni generiche, in quanto non influiscono sul libero arbitrio, dunque non servono solo a leggere il futuro e non lo fanno in maniera esatta.

Articoli correlati: