Ortopedia protesica robotica: i vantaggi in sala operatoria

La chirurgia robotica assistita è una delle innovazioni messe in campo chirurgico che si sta largamente diffondendo negli ultimi anni in vari settori specialistici.

In particolar modo, la chirurgia robotica per gli interventi di ortopedia per la protesi al ginocchio, in pazienti che soffrono di artrosi gravi, ha come obiettivo principale quello di assistere i chirurghi ortopedici nell’ottenimento della più precisa chirurgia protesica.

Scopriamo insieme in cosa consiste grazie al Dott. Michele Massaro, specialista in Ortopedia e Traumatologia e Direttore dell’unità di Ortopedia Protesica Robotica Avanzata Mininvasiva presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi (Milano) e il Policlinico San Pietro (Bergamo).

Che cos’è la chirurgia robotica assistita?

La chirurgia robotica assistita anche conosciuta come “tele-manipolazione computer assistita” è una tra le più importanti innovazioni tecnologiche in campo chirurgico. Per chirurgia robotica si intende l’uso di tecnologie avanzate e di una piattaforma chirurgica che, insieme riproducono i movimenti della mano dello specialista chirurgo nel momento dell’intervento. 

Viene chiamato “robotico” quello strumento che in autonomia può eseguire le tecniche chirurgiche particolarmente minuziose. Con il termine “assistita” si intende, invece, la presenza del chirurgo che mediante dei “manipoli” oppure un sistema “touch-screen” controlla i movimenti del braccio robotico. A svolgere l’intervento sono i “bracci robotici” a cui sono montati degli strumenti utili per l’intervento, sempre comandato dal chirurgo che gestisce l’apparecchio.

La chirurgia robotica assistita è molto importante per i chirurghi di varie specializzazioni per l’ottenimento di diagnosi precoci e per trovare soluzioni terapeutiche meno invasive ma pur sempre efficaci. Questa tecnologia chirurgica trova largo impiego nell’ambito ortopedico, come ci spiega il Dott. Michele Massaro, specialmente nella chirurgia protesica del ginocchio, dell’anca e della spalla.

OPRAM: Ortopedia Protesica Robotica Avanzata Mininvasiva

Si tratta di un vero e proprio metodo, di un percorso progettato, fondato e sviluppato dal Dott. Michele Massaro, che ha deciso di fondare e creare i centri OPRAM affinché possa essere standardizzato e certificato. Il metodo di alta qualità prevede un percorso di cure per tutti quei pazienti affetti da artrosi all’anca o al ginocchio che vogliono tornare a vivere liberi dal dolore, durante i movimenti.

Il percorso nasce e viene studiato a misura del paziente, così da sentirsi sempre accompagnato e guidato nel suo percorso di guarigione. Negli anni, la medicina ha portato avanti le sue ricerche e continua ancora oggi a portare frutti per il futuro. Laddove possibile, con il metodo OPRAM si sfrutta la potenzialità dell’innovazione e delle automazioni che consentono di ottenere sempre i migliori risultati possibili.

In particolare, il Dott. Michele Massaro ci spiega che la chirurgia robotica e la tecnica della pianificazione personalizzata consentono di ottimizzare il posizionamento delle componenti, rispettando l’anatomia ossea.

Chirurgo e robot: quali sono i vantaggi in sala operatoria

La chirurgia robotica assistita presenta una serie di possibili vantaggi rispetto la chirurgia tradizionale. In particolare sembra essere in grado di:

  • ottenere un minore trauma a carico delle strutture anatomiche articolari;
  • adottare una maggiore precisione nell’impianto della protesi;
  • fare provare al paziente minore dolore nel postoperatorio;
  • avere una ripresa più veloce delle funzioni fisiologiche;
  • fare sanguinare meno durante l’operazione.

Il chirurgo che si approccia all’utilizzo di questa strumentazione ad elevata tecnologia, espande le proprie capacità e conoscenze dal momento che nella gestione del robot con movimenti semplici ma importanti oltrepassa i propri studi migliorando le abilità e imparando nuovi approcci chirurgici e tecnologici.

Alla luce di ciò il Dott. Michele Massaro, ci spiega che nell’utilizzo di questa procedura si ispira ai concetti della TSS, un approccio mini invasivo che consente al paziente di ridurre il trauma chirurgico e di salvaguardare il più possibile i tessuti del corpo umano. A lungo ha studiato ed appreso dai migliori chirurghi la mini invasività che può offrire diversi vantaggi come il rispetto dei tessuti con minori resezioni muscolari ed ossee, minor tempo chirurgico e l’uso di protesi mini invasive di ultima generazione.

Il Dott. Michele Massaro ha contribuito, e continua a farlo in prima persona, alla progettazione di nuove protesi articolari mettendo in campo la propria esperienza in collaborazione con aziende produttrici, per migliorare e perfezionare la qualità ed efficienza delle componenti. E’ proprio grazie a queste tecniche innovative che si cerca di migliorare il disagio del paziente, limitando al minimo i possibili danni provocati dall’intervento chirurgico.

Possibili vantaggi della mini invasività nelle protesi al ginocchio

La tecnologia presente anche nella chirurgia ortopedica può essere un valido aiuto per tutti gli specialisti che vi ricorrono. La mini invasività può offrire diversi vantaggi come il rispetto dei tessuti con minori resezioni muscolari ed ossee, minore tempo chirurgico e l’utilizzo di protesi mini invasive di recente scoperta. Si tratta infatti, di tecniche innovative che possono essere utili per aiutare a migliorare il disagio del paziente, limitando i danni eventualmente provocati dall’intervento chirurgico.

Nel caso di gonoartrosi, ovvero di artrosi al ginocchio, il Dott. Massaro ci spiega che il suo approccio consiste nell’impiantare spesso una protesi mono-compartimentale con un intervento veloce e poco invasivo, in cui riveste solamente la porzione colpita dall’artrosi. In Italia, a differenza che all’estero, l’utilizzo di questo genere di protesi è molto recente.

Secondo l’esperienza del Dott. Massaro, sono tanti i casi in cui si rende necessario ricorrere all’utilizzo di una protesi mono-compartimentale piuttosto che ad una protesi totale. Anche in questi casi, vengono rispettati i tessuti del ginocchio con particolare attenzione verso la salvaguardia del legamento crociato posteriore e quando possibile, anche di quello anteriore.

Possibili effetti benefici dalla chirurgia robotica assistita nei pazienti

Tra tutti i possibili vantaggi della chirurgia robotica assistita sicuramente quello di maggiore rilievo riguarda la riduzione dell’invasività dell’intervento a cui viene sottoposto il paziente. I possibili vantaggi a favore del paziente possono essere: una minore dissezione dei tessuti, un minore sanguinamento nel corso dell’operazione, una riduzione della formazione di eventuali ematomi postoperatori.

Il paziente, secondo quanto affermato dal Dott. Massaro, potrebbe ritornare alle sue attività quotidiane giornaliere in poco tempo, in quanto i tempi di recupero sembrano essere brevi ma ovviamente ogni caso presenta le sue particolarità e specificità, per cui si tratta sempre di tempistiche soggettive che tengono conto di una serie di fattori che possono variare da persona a persona.

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