Come trascorrere le vacanze di Pasqua a Ischia

Un weekend per le vacanze pasquali è quello che ci vuole per godersi l’isola di Ischia, che in primavera sembra essere ancora più bella che nelle altre stagioni, complici i profumi e colori che si risvegliano dal torpore invernale.

A Pasqua l’isola scopre le sue antiche tradizioni, dove il culto e le antiche processioni religiose si uniscono a quelle popolari, tipiche della cultura contadina locale.

Il risultato finale sarà una grande festa dal fascino che attira ogni anno tantissimi turisti proveniente da ogni parte. Scopriamo insieme come potere vedere e fare per trascorrere una Pasqua indimenticabile.

Pasqua a Ischia: tra processioni e tradizioni

Trascorrere Pasqua a Ischia vuol dire immergersi nelle antiche tradizioni locali ma anche godere dell’isola nella stagione più bella dell’anno: la primavera. Se nei giorni che precedono la festività, Ischia vede sfilare processioni sacre e manifestazioni in cui si onora la morte e Resurrezione di Cristo, già dal lunedì dell’Angelo si aprono le porte ai balli popolari e alle tradizioni pagane che fanno gioire le vie dei piccoli borghi dalla forte impronta contadina.

Alcune delle vie Crucis e delle processioni che si tengono in onore di Cristo, sono talmente suggestive che l’isola ogni anno accoglie folle di turisti e devoti ancora prima dell’arrivo della Pasqua. In molti partecipano alle veglie, altri prendono parte alle processioni oppure ammirano le manifestazioni religiose. Vediamo insieme quali sono le feste tradizionali dell’isola.

La Passione di Cristo

Si tratta di una processione che si tiene nel giorno del venerdì Santo a Forio d’Ischia. Questa manifestazione viene consigliata dalle guide turistiche, durante un soggiorno a Ischia nel periodo pasquale perché molto suggestiva. Nel corso della processione itinerante vengono rappresentate le ultime 12 ore di vita di Gesù, come scritto sui Vangeli, in modo fedele e quasi realistico. Una voce narrante accompagna i visitatori spiegando il martirio di Cristo, lungo le tappe che segnarono l’ultimo giorno di vita sulla terra.

Partendo dal battesimo di Giovanni Battista, si passa all’ultima cena, al giudizio di Ponzio Pilato e alla Passione di Cristo, fino alla sua morte in croce. Lungo il percorso ci saranno interpreti che daranno vita alle fasi che precedettero la morte di Gesù fino alla crocifissione. Scenografie e costumi sono curati nei minimi dettagli, mentre la musica che fa da sfondo alla voce narrante dà vita a un’esperienza unica che attira migliaia di fedeli e curiosi.

La corsa dell’Angelo

Sempre a Forio, durante la domenica di Pasqua, dopo la Santa Messa si mette in atto una delle più antiche tradizioni del popolo, la corsa dell’Angelo. Si tratta della rappresentazione dell’annuncio della Risurrezione di Cristo. A spalla vengono portate in strada quattro statue, della Madonna, dell’Angelo, di San Giovanni e di Gesù mentre un coro festante intona un antico canto in latino.

La ‘ndrezzata

Nel giorno del Lunedì dell’Angelo, il comune rurale di Buonopane dà vita al ballo popolare dell’isola, la ‘ndrezzata, un’antica danza durante la quale i ballerini, armati di bastoni, mettono in scena una rissa che ebbe luogo nel Cinquecento, secondo i racconti popolari.

Cosa vedere sull’isola

Durante un soggiorno sull’isola di Ischia si può anche:

  • fare una passeggiata per il corso e le vie del centro, guardando le vetrine dei negozi o mangiando un gelato;
  • visitare il Castello Aragonese, aperto tutti i giorni dall’alba al tramonto;
  • recare a Procida con i primi traghetti in partenza all’alba, per non perdere i Misteri con i carri allegorici provenienti da Terra Murata;
  • prendere parte alla tradizionale scampagnata di Lunedì in Albis, con tanto di pic-nic;
  • andare nei parchi termali per un po’ di relax;
  • salire sulla cima del monte Epomeo, specialmente se si è amanti del trekking e della montagna;
  • fare un giro dell’isola in barca portando con sé una macchina fotografica e un cappellino per proteggersi dal sole.

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