Come ridurre i consumi energetici in casa nel rispetto dell’ambiente: tutto quello che c’è da sapere

L’energia elettrica è un bene indispensabile, tuttavia è importante ridurre gli sprechi non solo per evitare di aumentare i costi in bolletta ma anche per impattare meno sull’inquinamento ambientale legato all’emissione di CO2.

L’ENEA, ovvero l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha calcolato che mediamente una famiglia italiana consuma in media circa 2700KWh di energia ogni anno: è stato stimato che le emissioni necessarie per produrre tale quantitativo di energia sono pari a 951 kg per nucleo famigliare. Una cifra importante, che dovrebbe far riflettere sulla necessità di ridurre i consumi anche in ambito domestico.

Si tratta di un obiettivo che può essere raggiunto intraprendendo varie strade, naturalmente a partire dalla scelta di un fornitore in grado di garantire offerte vantaggiose e, al tempo stesso, amiche dell’ambiente.

In questo contesto si inserisce Pulsee, energy company che mette a disposizione numerose soluzioni green per le utenze domestiche, con l’opportunità di richiedere anche diversi servizi personalizzati: è possibile procedere all’attivazione delle offerte direttamente online, sul sito ufficiale del fornitore, https://pulsee.it, in modo semplice e veloce.

Per chi è particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, Pulsee mette a disposizione anche la possibilità di aderire al programma Zero Carbon Footprint, volto a promuovere uno stile di vita più ecologico così da ridurre le emissioni di CO2 del quotidiano.

Come risparmiare e fare del bene all’ambiente

Ogni consumatore può adottare delle abitudini che, oltre a rispettare l’ambiente, contribuiscono a far scendere il costo della fornitura elettrica; impianti o strumenti obsoleti e disattenzioni sono, in genere, tra le prime cause che rendono alta la bolletta.

Tra le buone abitudini che, oltre a limitare i consumi, fanno anche del bene all’ambiente, c’è sicuramente quella di non tenere una temperatura eccessivamente alta all’interno delle mura domestiche. È stato dimostrato, infatti, che una temperatura di non più di 20° è più che sufficiente a garantire un buon comfort senza però impattare troppo sull’emissione di CO2.

Molto importante, poi, è anche prediligere gli elettrodomestici di fascia più alta. I nuovissimi sono certificati A+++, tuttavia già a partire dalla fascia A+ e A++ si registra un buon risparmio sulla bolletta. Gli elettrodomestici sono responsabili di più dell’80% del consumo di energia, pertanto sostituire i vecchi modelli con i più recenti a basso impatto, contribuisce ad abbassare i consumi in modo notevole.

Un’altra buona abitudine è quella di cambiare le vecchie lampadine con quelle a fluorescenza o con quelle a Led: se con le prime il risparmio è di circa il 50%, con le seconde si può arrivare fino all’80%; tuttavia, al di là del tipo di lampadine che si sceglie, il primo consiglio da seguire è quello di limitare quanto più possibile l’utilizzo della luce artificiale in favore di quella naturale.

Un dettaglio che fa la differenza, soprattutto in bolletta, è quello di evitare di tenere in stand-by apparecchi elettronici. Questo accorgimento fa sì che i dispositivi siano del tutto spenti e non solo temporaneamente inattivi, un aspetto che permette di ridurre i consumi e, quindi, di impattare meno anche in termini di costi.

Molto importante, poi, è garantire che la casa, a causa di impianti obsoleti non consumi un quantitativo energetico maggiore rispetto al proprio fabbisogno. I sistemi di riscaldamento più datati, infatti, spesso non garantiscono che il calore prodotto rimanga all’interno delle mura domestiche, pertanto è importante che non vi siano dei difetti responsabili della dispersione e, quindi, di costi di consumo particolarmente alti.

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