Il pigmento nero della pelle: tutto quel che c’è da sapere sulla melanina

Durante le vacanze estive la maggior parte di noi si reca al mare: i più fortunati dopo qualche giorno di sole riescono ad acquisire il tipico colorito dorato che fa gola a tante donne mentre i più pallidi, se non protetti dalle giuste creme solari, rischiano imponenti scottature. Ma tutto questo accade grazie alla melanina, il pigmento responsabile del colorito della pelle, dei capelli e dell’iride: oggi vediamo insieme tutto quel che c’è da sapere su di esso.

Cos’è la melanina?

La melanina è il pigmento cutaneo che caratterizza il colore della pelle, dei capelli e dell’iride. Essa viene prodotta dai melanociti, delle cellule specializzate che si trovano nello strato basale dell’epidermide. Il numero dei melanociti è circa uguale in tutti gli esseri viventi indipendentemente dalla razza: ciò che cambia, tuttavia, è la grandezza dei melanociti che differisce da popolazione a popolazione. La melanina può avere, inoltre, diversi colori e per questo motivo è stata introdotta un’ulteriore classificazione: l’eumelanina (dal tipico colore marrone/ nero), la feomelanina ( dal tipico colore rossastro) e la neuromelanina (generalmente scura). E’ proprio in base alla presenza di un tipo di pigmento o dell’altro che gli scienziati sono stati in grado di suddividere la popolazione mondiale in tre categorie razziali: negroidi, caucasici e celtici. Durante l’età adulta, inoltre, la produzione di melanina può diminuire progressivamente sino ad arrestarsi causando, ad esempio, l’incanutimento dei capelli.

Cosa succede quando ci esponiamo al sole?

Quando ci esponiamo alle cocenti temperature del sole estivo il nostro corpo, al fine di proteggersi dai raggi ultravioletti
che altrimenti danneggerebbero irrimediabilmente la nostra pelle causando addirittura tumori, attiva uno “schermo” in grado di difenderci. Questo schermo è proprio la melanina: esponendoci al sole, infatti, il meccanismo di sintesi e di accumulo di melanina all’interno della nostra pelle viene innescato. Questo avviene grazie al DNA e alle proteine che, assieme alla melanina, convertono l’energia dei fotoni UV in piccole quantità di calore, assolutamente non dannose per la nostra pelle. Se ciò non avvenisse, questo comporterebbe la nascita di radicali liberi e ci sarebbe il rischio di patologie di tipo degenerativo.

Principali patologie riguardanti la melanina

Una delle più conosciute patologie riguardanti l’assenza o l’eccessiva produzione di melanina è l’albinismo. E’ sicuramente una delle patologie più comuni sia nella specie umana che in quella animale ed è causata da una mutazione genetica caratterizzata dalla parziale o completa depigmentazione della pelle, dei capelli (tendenzialmente bianchi o tendenti al giallo paglierino) e dell’iride. Una delle principali patologie riguardanti l’iperpigmentazione è, invece, il melasma o cloasma che è caratterizzato da macchie scure che si manifestano sul viso. E’ una patologia che affligge maggiormente le donne ed è possibile che si manifesti durante la gravidanza.

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