Comunità energetiche rinnovabili: come diventare prosumer

Creare un mondo ecosostenibile è una realtà sempre più auspicabile e possibile, in linea con i progetti europei che mirano a decarbonizzare totalmente il Continente entro il 2050. Ciò implica volgersi sempre di più alle energie rinnovabili, utilizzandole e persino producendole a beneficio di terzi, come fanno i moderni prosumer, ovvero consumatori (consumer) che producono (producer) elettricità verde. Molte compagnie che erogano servizi energetici, infatti, consentono di installare dispositivi come i pannelli fotovoltaici, grazie ai quali gli abitanti di una casa possono ad esempio sopperire alle proprie necessità e accumulare l’elettricità in eccesso reimmettendola nella rete.

Cosa sapere sui prosumer

Un prosumer è quindi un privato che decida di sfruttare, in parte o totalmente, una fonte energetica alternativa condividendola grazie alle smart grid, piccole reti di distribuzione che, per mezzo di accumulatori, prelevano l’energia necessaria per i singoli utenti collegati. Un sistema, dunque, dove chi produce troppo non vede sprecata l’energia elettrica e chi ha un fabbisogno maggiore può beneficiare di quella altrui, provvedendo a invertire i ruoli quando possibile. In questo contesto, quindi, capire chi sono i prosumer è importante per incentivare le persone a dare maggiore importanza alle energie rinnovabili.

Tutti possono diventare prosumer, a patto ad esempio di collocare un impianto fotovoltaico nella propria abitazione: le celle catturano i raggi solari, mutandosi in energia, e per tale motivo il lavoro dovrà essere fatto ad arte da professionisti del settore al fine di avere il maggior irraggiamento possibile per più ore al giorno.

Questa condivisione consente anche di non incorrere mai in picchi energetici o avere momenti di tensione troppo bassa: ovviamente, più la rete di presumer è fitta e ben organizzata, meglio funziona l’intero processo. I costi rimarranno contenuti e il rapporto tra consumi e performances sarà sempre ottimale.

Modalità per essere ecosostenibili

Diventare prosumer quindi vuol dire principalmente cercare di trarre il massimo dalle energie alternative, attraverso reti e condivisioni comuni. In tal modo, anche una fonte naturale come quella solare, eolica o persino idroelettrica possono diventare le energie di domani in maniera pressoché esclusiva: o, perlomeno, questo è quello che si sta cercando di fare per i prossimi 30 anni.

Ma vi sono anche altri accorgimenti per un prosumer che voglia diventare più ecosostenibile: l’energia impiegata va ottimizzata con impianti ad hoc, come ad esempio una caldaia di nuova generazione a condensazione. Il calore prodotto in questi dispositivi è minore e i fumi di scarico provengono spesso da miscele a idrogeno, senza contare che il calore latente viene reimmesso nel circolo scongiurando gli sprechi. Oppure si possono installare dei condizionatori a pompa di calore, per avere aria fresca o calda ambientale e magari anche acqua calda sanitaria. Il principio sfrutta, ancora una volta, fonti naturali come l’acqua e l’aria.

Ma anche le energie più green vanno risparmiate e usate nel modo migliore, senza privazioni ma in maniera consapevole: ad esempio acquistando solo elettrodomestici in classi energetiche come la A + o superiori e utilizzandoli esclusivamente a pieno carico, con cicli brevi (nel caso di lavatrici o lavastoviglie). In molti casi, vi sono fasce orarie serali nelle quali il consumo in bolletta è minore.

Talvolta basta anche sostituire le vecchie lampadine con moderne luci al LED, a basso consumo e con prestazioni eccellenti dal punto di vista della luminosità e della durata nel tempo. E non vanno trascurati gli infissi di casa, che se vetusti e forieri di spifferi tendono a far consumare più energia in condizionamento dell’aria interna: una buona coibentazione consentirà invece di tenere accesi termosifoni o climatizzatori meno a lungo e a temperature minori.

Infine, non vanno dimenticate buone abitudini come scaldare l’acqua nei boiler solo quando serve, prediligere una doccia a un bagno in vasca e far areare le stanze nelle ore più calde nei mesi invernali.

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