La comunicazione istantanea è un’esigenza in un mondo sempre più di corsa, soddisfatta dai vari social network e dalle applicazioni di messaggistica istantanea, come WhatsApp, che riscuotono notevole successo. Poter comunicare e ottenere risposta in tempi celeri, è un desiderio divenuto realtà.
Il progresso, tuttavia, apporta tecnologie e strumenti di vario tipo, cui si accompagnano dei rischi, che bisognerebbe sempre calcolare. WhatsApp ha milioni di utenti al seguito. Il servizio, associato a un numero telefonico, è davvero funzionale, poiché permette di comunicare con messaggi, chiamate e videochiamate, oltre che condividere contenuti come foto, video e storie, rendendo vicine le persone lontane e permettendo di esprimere la propria personalità. Se tutti pensiamo ai vantaggi di un’applicazione, prima di installarla e utilizzarla, pochi pensano anche ai rischi connessi al loro utilizzo.
Clonare WhatsApp: un atto illegale, che viola la privacy
WhatsApp è davvero uno strumento comodo, installabile sul proprio smartphone, tramite Google Play Store. Tuttavia, l’intento degli ideatori è favorire la comunicazione in tempo reale, offrendo riservatezza e privacy. Spiare qualcuno, anche tramite un’applicazione, implica la creazione di un duplicato dell’account sul proprio dispositivo e viola la privacy della persona. Per questo, è illegale. Purtroppo, duplicare WhatsApp è un’operazione, non necessariamente complessa.
Oltre alla duplicazione dell’account è possibile clonare l’applicazione tramite WhatsApp Web, lo strumento che attraverso un codice QR, letto tramite la fotocamera del proprio smartphone, permette di collegarsi all’applicazione dal PC. Basterà scaricare l’applicazione e installarla, per poi poter accedere a tutti i messaggi. Con pochi semplici passaggi, è possibile trasmettere tutti i messaggi WhatsApp sul PC. Rapido, funzionale, ma anche alquanto rischioso.
Qualsiasi persona, mossa da varie motivazioni, potrebbe sottrarre banalmente il cellulare e tramite la procedura descritta, connettere il proprio Pc allo smartphone, per entrare nel WhatsApp della persona e leggere i suoi messaggi, rendendola vittima inconsapevole. Il servizio, infatti, funziona quando lo smartphone è connesso a Internet, senza la necessità che i due apparecchi siano nello stesso posto.
Per sfuggire al pericolo, è opportuno proteggere il proprio account WhatsApp, entrando nelle Impostazioni e cliccando su WhatsApp Web/Desktop, per disconnettere tutti i PC connessi al proprio WhatsApp. Sebbene gli ideatori di WhatsApp le abbiano pensate tutte per tutelare la privacy dell’utente, tra cui il mancato salvataggio dei dati sui server e l’utilizzo della crittografia end- to- end, attuata per impedire che qualsiasi persona, eccetto il mittente e il destinatario, possa leggere le conversazioni, sono stati trovati diversi modi, per riuscire nello scopo di spiare.
Anche l’idea di associare il servizio a un numero telefonico attivo è nata negli sviluppatori, per evitare il rischio di avere profili diversi associati allo stesso numero. Eppure, nonostante tutte le strategie cautelative adottate, qualcuno è riuscito in egual modo, a trovare degli escamotage per superare questi vincoli.
Chiaramente, trattandosi di un fatto illegale, anche le applicazioni create per duplicare WhatsApp rispondono a questo criterio e non dovrebbero, in nessun modo, essere installate o usate. La maggior parte di esse, inoltre, apportano virus ai dispositivi su cui sono utilizzate, danneggiandoli o rubando i dati. Prima di duplicare un account WhatsApp, quindi, pensateci bene: la legge non accetta scuse ed elargisce pene severe, a chiunque si dedichi allo spionaggio, violando la privacy di un altro individuo.
L’ART. 615 del codice penale prevede, infatti, la reclusione fino a un anno, per chiunque decida di appropriarsi o di diffondere abusivamente, i dati personali, attraverso qualsiasi sistema informatico o telematico. A conti fatti, sebbene la curiosità, le perplessità o altre motivazioni, possano spingere qualcuno a desiderare di duplicare un account WhatsApp altrui, invitiamo a non commettere l’errore di cadere in tentazione, poichè in quanto illegale, si rischia di essere puniti severamente.
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