Codice tributo 9002: cos’è, a cosa serve e guida all’utilizzo

Per gli interessi di dilazione in caso di rateizzazione del debito fiscale, il sistema italiano prevede l’utilizzo del codice tributo 9002. In particolare, tale codice viene usato dal contribuente nel momento in cui quest’ultimo deve versare gli interessi relativi al ravvedimento operoso per le imposte dirette attraverso il modello F24.

Come viene utilizzato il codice 9002

All’utilizzo del codice tributario 9002 si ricorre nel caso in cui il contribuente non adempia agli obblighi fiscali entro le scadenze previste dalle norme fiscali. Se, infatti, quest’ultimo deve correggere un errore legato alla rateazione di un avviso bonario, allora egli dovrà versare entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione l’imposta omessa, le sanzioni e i relativi interessi sul ritardo del pagamento. Quest’ultimo, inoltre, può anche essere rateizzato.

Le sanzioni in cui incorre il contribuente

Nel caso in cui il contribuente non abbia rispettato le scadenze previste, l’Erario impone una sanzione del 30% dell’imposta evasa o pagata in ritardo. Questa sanzione, però, può essere evitata se il contribuente si avvale del ravvedimento operoso, l’istituto giuridico che consente di pagare sanzioni ridotte.

Infatti, se il contribuente si auto-denuncia e versa entro 14 giorni dalla scadenza l’imposta, allora la sanzione si riduce e scende allo 0,2% per ogni giorno di ritardo rispetto all’imposta. Di conseguenza, facendo due calcoli, il massimo che il contribuente potrebbe versare in questo specifico caso sarebbe il 2,8% entro 14 giorni dalla scadenza; per quanto riguarda, invece, i ritardi compresi tra i 15 e i 30 giorni, la sanzione si alza al 3%, per quelli tra i 30 e i 90 al 3,75%. Questo calcolo appena descritto viene stabilito e regolato dal codice tributo 9001.

Versamento degli interessi

Oltre alle sanzioni, il contribuente deve versare anche gli interessi legali, fissati a quota 0,5% in ragione annua in base alle leggi stabilite nel 2015. Anche per gli interessi, inoltre, il contribuente può chiedere la rateazione dell’importo che viene regolata dal codice tributo 9002, perché questi si riferiscono all’intero importo originario dovuto. Unica differenza con le sanzioni regolate dal codice tributo risiede nel fatto che gli interessi di rateazione non devono essere considerati nel ravvedimento.

Per far sì, però, che la rateazione venga approvata, il contribuente deve versare la prima rata entro la scadenza fissata e rispettare anche, ovviamente, le scadenze successive, pena la revoca della rateazione stessa, il pagamento immediato dell’intero debito e l’aggiunta di sanzioni ordinarie.

Perché tutto ciò non si verifichi, quindi, l’amministrazione finanziaria accetta un minimo ritardo che deve comunque essere contenuto entro la scadenza successiva: ogni rata deve essere pagata prima che scada la successiva, pena la perdita della rateazione.

 

 

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