La dieta di mantenimento per non recuperare i kg persi

Tante donne sono passate per l’esperienza di una perdita di kg davvero soddisfacente, che le ha rese in grado di amarsi e di piacersi al punto giusto… e con un successivo recupero di peso che ha frustrato le loro aspettative.

Ma perché avviene questo? In genere le diete shock (che sono le classiche diete che promettono di far perdere 7 kg in sette giorni o simili) funzionano solamente perché il corpo viene deprivato di nutrienti fondamentali e perde molta massa muscolare (che fa peso) più che la massa grassa in sé. La conseguenza è che effettivamente si ottengono dei risultati molto buoni, ma non appena si lascia da parte la dieta iper restrittiva, ecco spuntare di nuovo tutto il grasso nei punti di prima. Questo è davvero frustrante ed inoltre potrebbe scoraggiare le persone dal cominciare una dieta seria.

Ma la dieta seria per definizione si protrae in un periodo medio-lungo e non promette risultati shock nell’arco di una o due settimane. La dieta seria è quella di mantenimento, che permette appunto di mantenere i risultati che si hanno ottenuti senza sottoporre il corpo ad un regime alimentare deprivato o improponibile. Ecco perché viene sottolineata sempre l’importanza di affidare la realizzazione della dieta ad un esperto, un dietologo.

La dieta di mantenimento di basa su alcuni punti fondamentali che sono i seguenti:

  • Attività fisica. L’unico modo di mantenere i risultati è fare un po’ di sport, anche solo un po’ di corsa o camminata, meglio se tutti i giorni. Lo sport, che sia il nuoto, la palestra, la corsa, attiva il metabolismo e ci permette di fare diete un po’ meno rigide, oltre che tonificare il corpo e fare bene al cuore.
  • Non bisogna focalizzarsi su diete deprimenti: mai un fritto, mai un dolce, mai una pizza o una birra. Nella dieta di mantenimento i cibi c.d. proibiti, come la pizza, le lasagne, i dolci, sono consentiti ma solo una o due volte a settimana. Questi cibi devono restare eccezioni alla regola.
  • In genere una dieta di mantenimento si struttura sulla base di cinque pasti: tre principali e due spuntini. La colazione è quello più importante perché deve dare un apporto calorico sufficiente al corpo. Gli spuntini devono tenere vivo il metabolismo del corpo: ma solamente frutta, yogurt o 30 grammi di parmigiano, niente snack dolci o salati.
  • Il pranzo e la cena andrebbero consumati bene o male alla stessa ora. Il pranzo non deve estromettere cibi come pasta e pane, ma sempre nella dose massima di 70 grammi, e magari a giorni alterni, scegliendo anche vellutate, zuppe e minestrone.
    A cena ci si può concedere carne (meglio se bianca) o pesce con contorni di verdure, circa 150 grammi a porzione, o anche del formaggio.

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