Cosa mangiare per digerire meglio

La digestione difficile è un disturbo comune e, nel tentare di trovare una soluzione, bisogna fare attenzione alla combinazione dei diversi cibi nello stesso pasto, eventuali intolleranze alimentari, il consumo di caffè e vino, lo stato d’anima che si ha quando si mangia, l’assunzione di certo farmaci, etc.

A volte, il rimedio migliore, di solito, è solo una corretta masticazione, ma ci sono cibi che aiutano il processo di digestione.

Alimenti indicati

Tra i cibi che possono aiutare una digestione difficile, si possono annoverare:

  • il carciofo, che interviene sul fegato, migliorando il processo digestivo;
  • il cavolo, ricco di fibre e sali minerali, permette di accelerare i tempo digestivi;
  • il finocchio, le cui reazioni fermentative favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali, accelerando lo svuotamento gastrico;
  • il sedano, depurativo, aiuta per le difficoltà digestive e per la ritenzione idrica;
  • l’arancia, che è un ottimo rimedio nelle cure disintossicanti ed aiuta contro il nervosismo;
  • l’uva, dalle proprietà disintossicanti, depurative, riequilibranti e ricostituenti;
  • l’orzo, è l’ideale per le infiammazioni dell’intestino;
  • la crusca, con il suo apporto di fibre rende le feci morbide e aiuta a smaltirle, allontanando eventuali sostanze tossiche;
  • il lievito, che migliora la composizione della flora intestinale e fornisce vitamine alla funzionalità epatica.

Erbe e tisane

Un buon aiuto può sempre venire dal mondo delle piante, se inserite nei propri piatti o come infusi da bere.

La melissa, ad esempio, è utile quando la cattiva digestione è causata dall’ansia ed aiuta anche in caso di scarso appetito. In cucina la sua usa come pianta aromatica e per preparare liquori.

La menta, una delle erbe aromatiche più usate, impedisce la formazione di gas intestinali, favorendo eventualmente la loro eliminazione, inoltre è ottima per problemi come la diarrea e, per uso esterne, pulisce e disinfetta i denti.

Un ottimo infuso digestivo, si può ottenere miscelando in parti uguali fiori di camomilla, semi di finocchio, foglie di melissa, foglie di menta e bacche di ginepro. Si mette un cucchiaio della miscela in infusione in una tazza d’acqua calda per 10 minuti, al termine dei quali si filtra e si beve amaro dopo i pasti.

Chi lo preferisce, può provare a fare un liquore di cumino. Per farlo bisogna macerare venti grammi di frutti sminuzzato di cumino in un litro di vino bianco per dieci giorni, al termine dei quali si filtra e si imbottiglia. Se ne beve un bicchierino dopo i pasti principali.

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