Quaresima: perché si festeggia? Storia e significato

Numerose sono le ricorrenze che caratterizzano il nostro calendario ambrosiano: molte di esse sono entrate a far parte dei nostri usi e costumi nonostante, molteplici volte, non si conosca la vera storia ed il significato di quel determinato avvenimento. Oggi scopriamo insieme perché si festeggia la Quaresima: tutto sulla sua storia ed il suo significato.

Significato

Il termine Quaresima deriva dal latino quadregesima il cui significato è, appunto, quarantesimo giorno ( la parola dies, ossia giorno, è sottintesa): questo periodo indica il periodo di penitenza e di astinenza a cui ogni cristiano è sottoposto per la sua purificazione prima della Santa Pasqua, dalle Ceneri al Sabato Santo. Il numero quaranta ricorre periodicamente nella Bibbia, così come nella tradizione ebraica.

Il popolo ebraico trascorre quarant’anni nel deserto prima di giungere alla terra promessa; lo stesso Gesù Cristo, prima di cominciare la sua predicazione trascorre quaranta giorni nel deserto per purificarsi; il Diluvio Universale dura quaranta giorni e quaranta notti; la flagellazione consisteva in quaranta frustate ed, infine, tra la morte e la risurrezione di Gesù intercorre un periodo di quaranta ore.

Storia

Non si sa con estrema certezza per mezzo di quale popolo sia sorto questo culto dedito alla preparazione della Santa Pasqua: in ogni caso, senza dubbio, questo culto ha avuto una lunga evoluzione sino a caratterizzarsi con le modalità che conosciamo ora. Sino al II secolo, ad esempio, la celebrazione della festività era anticipata da due giorni di digiuno i quali non erano previsti come una vera e propria penitenza ma erano finalizzati principalmente all’amministrazione del battesimo che veniva, appunto, somministrato diversi giorni dopo la Pasqua.

Nel III secolo la Santa Pasqua veniva preceduta da una settimana preparazione ; nei successivi secoli questo periodo divenne sempre più lungo caratterizzandosi come una vera e propria penitenza: verso la fine del IV secolo, infatti, coloro che desideravano riconciliarsi con la Chiesa intraprendevano questo cammino sino ad arrivare al Giovedì santo, quando la persona veniva perdonata e finalmente era pura.

Ad ogni modo durante le settimane di preparazione, veniva letto il Vangelo di Giovanni considerato il più affine a dimostrare la spiritualità e la sacralità del momento in particolar modo nella narrazione della Passione e della Risurrezione di Gesù.

La Quaresima, tuttavia, oggi risponde alle disposizioni dettate dal Concilio Vaticano II, alla voce del “Sacrosanctum Concilium“: l’inizio del periodo quaresimale comincia dal Mercoledì delle Ceneri e termina nel Giovedì Santo; il periodo della Passione, invece, inizia con la Domenica delle Palme. Per i più intransigenti e rispettosi della tradizione, è prevista anche l’astinenza dalle carne.

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