Il Bhutan, ufficialmente Regno del Bhutan, è un piccolo stato dell’Asia a ridosso della catena dell’Himalaya; confinante a nord con il Tibet e a sud con l‘India.
La capitale è Thimphu, una delle città più visitate dai turisti, e la lingua ufficiale è lo dzongkha. Attualmente il paese è una monarchia costituzionale. Il nome Bhutan, forse, deriva dal sanscrito Bhota-ant “la fine del Bhot”, uno dei nomi del Tibet, o dal sanscrito Bhu-uttan letteralmente “alte terre”. Nell’arco della storia molti sono i nomi che ha assunto questa terra: Lho Pho Mon ‘terra meridionale delle tenebre’, Lho Tsendenjong ‘terra meridionale del cipresso’ e Lhomen Khazhi ‘terra meridionale delle quattro vie d’accesso’, ma gli abitanti chiamano sé stessi Drukpa e la loro patria Druk Yui, che significa ‘terra del drago’ o Druk Tsendhen ‘terra del drago del tuono’.
La sua ricca fauna e flora, tipiche della zona himalayana, i picchi delle montagne imbiancati e le rigogliose vallate verdi conferiscono al paese una smisurata bellezza estetica. Anche i turisti più navigati considerano il Bhutan una vera e propria rivelazione. L’aria è pulita e priva di inquinamento, le montagne sono maestose da togliere il fiato e l’architettura è unica. È da far notare che, finora, questo paese ha applicato un notevole controllo sul turismo, monitorando gli ingressi, e favorendo prevalentemente un turismo sostenibile e non invasivo, per preservare la cultura tradizionale e la ricca biodiversità.
Meta di molte coppie, ma anche di gruppi organizzati di turisti, il Bhutan offre luoghi fantastici e profondamente romantici da poter esplorare. In Bhutan, per via dei numerosi controlli, si può accedere solo tramite un tour operator accreditato all’ente del turismo bhutanese e il consiglio è quello di sceglierne uno che sia specializzato in questa destinazione. Ad esempio potreste valutare i tour per le vacanze in Bhutan di consciousjourneys, sicuramente una delle realtà più affidabili.
Gli avventurieri
Per gli amanti delle passeggiate, della natura e delle bellezze storiche, consigliamo di far visita allo spettacolare monastero Taktsang, “il nido della tigre”, divenuto il luogo simbolo di questo esoterico paese. Ci si dirige a nord della valle di Paro, fino a Ramthangkha, da dove a 2600 m. ha inizio l’escursione al monastero. Il sentiero si arrampica attraverso una bella foresta di pini fino a 3095 m. Da lì, lo spettacolo, è da togliere il fiato.
Gli artisti
Per gli amanti dell’artigianato, degli antichi segreti della carta e della destrezza dei suoi artisti, proponiamo una visita un po’ particolare: vi invitiamo a recarvi a visitare la Fabbrica della carta: l’arte della carta fatta a mano è vecchia di 8 secoli, sebbene l’uso fosse limitato principalmente a scopi religiosi. Da li si può facilmente raggiungere poi Sangiay Gang, da dove si può godere della romantica veduta a volo d’uccello della vallata che potrebbe ispirarvi per bellissime fotografie.
I salutisti
Per gli amanti della medicina, delle religioni e delle filosofie orientali, segnaliamo l’Istituto Nazionale per la Medicina Tradizionale. È stato fondato nel 1967 con lo scopo di preservare la medicina tradizionale tramandata con la tradizione orale fin dall’antichità. Essa indica l’elemento della comprensione ayurvedica attraverso i tre principi dell’energia del corpo, delle sette componenti e dei tre escrementi. Viene anche illustrato il metodo di diagnosi attraverso i battiti cardiaci e l’esame della costituzione oltre alla conoscenza cinese e tibetana delle piante medicinali. Un viaggio inaspettato tra profumi, sensazioni e modi di vedere il corpo in modo completamente diverso. Potrebbe ispirarvi la mente.
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