Come difendersi dal cyberbullismo

Vuoi conoscere nel dettaglio il fenomeno del Cyberbullismo e imparare a difenderti? Leggi questo articolo, fa giusto al caso tuo!

Cyberbullismo: cos’è?

Parliamo di Cyberbullismo quando si perpetua un’azione offensiva, di attacco nei confronti di terzi mediante l’utilizzo di sistemi informatici. Il termine deriva da cyberbulling, parola coniata da Bill Belsey, docente canadese. Questa forma di violenza si può suddividere secondo gli esperti in due forme distinte, ovvero il cyberbulling che avviene tra ragazzi e adolescenti e il cyberharassment che avviene tra adulti. Questo bullismo spesso e quasi sempre sfocia in violazioni del codice penale, civile e della privacy. Questa forma di sopruso sta crescendo sempre di più, basti pensare infatti che ad oggi il 34% del bullismo si attua in rete. Molto spesso il cyberbullismo si attua con la pubblicazioni di foto disdicevoli di terzi, video imbarazzanti o contenenti violenza, inviare messaggi online con contenuti segnalabili e molto altro.

Tipi di Cyberbullismo

Per Cyberbullismo si intendono quindi tutte quelle azioni compiute in rete che possono recare danno ad un altra persona, tra le principali troviamo:

  • Molestie attraverso messaggi continui, assillanti e dannosi.
  • Denigrazione online pubblica della reputazione di una terza persona, ad esempio sui social network.
  • Falsa identità, ovvero creare profili falsi fingendosi qualcun altro per denigrarlo.
  • Emarginare online una persona creando un gruppo contro di essa.
  • Flaming che consiste nell’inviare messaggi violenti.
  • Cyberstalking che sfrutta i messaggi continui per mettere paura a qualcuno.
  • Minacce di morte
  • Doxing che consiste nella pubblicazione in rete di dati sensibili e personali di altre persone.

Tutte queste azioni sono assolutamente punibili dai codici italiani e costituiscono un reato!

Come difendersi dal Cyberbullismo?

Molto spesso il bullismo online si fa più forte e violento, in quanto il “bullo” si crede maggior mente protetto dall’anonimato e dalla non presenza reale al momento dell’accaduto. Per di più colui che reca danno agli altri non ha la possibilità di vedere la reazione che provoca nelle vittime e spesso quindi ci prende la mano senza accorgersi dei danni che sta arrecando. Questo in primo luogo fa riflettere molto sulla figura del “cyberbullo“, il quale da un punto di vista psicologico vorrebbe rispettare un modello culturale di prevaricazione, di potenza e di superiorità che però in realtà non gli appartiene. Infatti questi bulli sono caratterizzati principalmente da una grande fragilità e debolezza di fondo che cercano appunto di smentire usando la violenza fisica o cybernetica che sia. Attraverso l’utilizzo del web il bullo appunto, che magari nella vita reale è una persona apparentemente normale e anche fragile, si crea una vita parallela e virtuale nel quale da sfogo alla sua rabbia, insicurezza cercando di prevaricare sugli altri. Per difendersi e affrontare questo problema bisogna quindi innanzitutto partire dal’educazione, in cui famiglia ed insegnanti rivestono un ruolo fondamentale. Gli accorgimenti che bisogna prendere e al quale bisogna educare sono:

  • Il parlare, insegnare agli adolescenti ad esprimersi, a non vergognarsi.
  • Educare al rispetto dell’altro.
  • Controllare i siti che i figli utilizzano.

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