Giorgio Morandi, celebre pittore italiano, nacque nella città di Bologna da Andrea Morandi e Maria Maccaferri. Inizialmente, visse in Via Lame dove nacquero anche il fratello Giuseppe e la sorella Anna. Successivamente, la sua famiglia si trasferì ad Avesella dove nacquero altre due sorelle nel 1900 e nel 1906.
Dal 1907 al 1913, Morandi studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove apprese molti aspetti della produzione artistica che gli sarebbero poi tornati utili negli anni a seguire per concretizzare la sua carriera di pittore. In seguito alla morte del padre, nel 1909, Giorgio si trasferì in via Fondazza divenendo in maniera effettiva il capofamiglia. Durante quel periodo, Morandi imparò a scolpire grazie ad uno studio approfondito. Sebbene abbia vissuto tutta la sua vita a Bologna e nei dintorni, lo stile di Giorgio Morandi fu influenzato in maniera massiccia dalle opere di Paul Cézanne, Andre Derain e Pablo Picasso.
Giorgio Morandi: il periodo della guerra
Dopo un breve periodo da futurista, nel 1914, Morandi si arruolò nell’esercito nel 1915 ma subì un incidente e fu mandato a casa in via definitiva. Durante il periodo della guerra, le nature morte di Morandi iniziarono a mostrare una particolare purezza nella forma. Poco dopo la fine della prima guerra mondiale, Morandi fu nominato istruttore di disegno per le scuole elementari di Bologna e ricoprì questo incarico fino alla fine degli anni Venti. La fase di Pittura Metafisica nel lavoro di Morandi durò dal 1918 al 1922 e fu seguita da quello che si rivelerà essere il suo ultimo importante cambiamento stilistico. Infatti Giorgio iniziò a concentrarsi sempre più su sottili sfumature di tonalità, realizzando oggetti disposti in una sorta di nebbia unificante. Questa direzione stilistica sarà la sua scelta di lavoro per il resto della vita. Dal 1928 Morandi partecipò ad alcune delle famose mostre della Biennale di Venezia, nonché alla Quadriennale di Roma e in diverse città italiane e straniere.
Lo stile di Giorgio Morandi
Le linee distinte e l’accurata pennellata delle nature morte di Morandi sono inequivocabilmente di stile moderno. Il suo lavoro può essere radicato in forme familiari e universali, ma il modo in cui dipinge suggerisce una qualità autobiografica. È interessante notare che non ha mai smesso di essere completamente coinvolto con i suoi esperimenti pittorici, anche quando i movimenti di arte contemporanea delle correnti d’avanguardia erano fortemente interessati alla pittura astratta. Lui è rimasto coerente al suo stile, che lo ha caratterizzato nel tempo, rendendolo riconoscibile.In più di un modo, le opere di Giorgio Morandi possono essere interpretate come un pacifico rifiuto del mondo moderno turbolento e frenetico in cui l’artista visse, così come una riflessione interna sulla vita stessa. Indipendentemente dall’approccio desiderato per interpretare la sua arte, non si può negare che la pittura di Morandi è un elemento prezioso dell’arte moderna del XX secolo. Tra le sue opere più importanti ricordiamo “Natura morta”, “Incisioni” e “Still life”.
L’età matura e il raggiungimento del successo
Nel 1948, la Biennale di Venezia assegnò a Giorgio Morandi il primo premio per la pittura, seguito da quello del 1956 alla Biennale di San Paolo. Insegnò scultura presso l’Accademia di Belle Arti fino al 1956. Tranquillo e gentile sia nella vita privata che in quella pubblica, Morandi è stato molto chiacchierato a Bologna per la sua personalità enigmatica. Era una persona benvoluta nella sua città ed era considerato una celebrità locale. Dopo una vita piena di emozioni, morì di cancro ai polmoni il 18 giugno 1864.
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