Trigliceridi alti: cosa sono? Rischi, cause, trattamenti e rimedi naturali

I trigliceridi sono importanti lipidi, utilizzati dall’organismo come riserva energetica. La presenza di valori elevati di trigliceridi determina la condizione di ipertrigliceridemia, che indica un’importante concentrazione di trigliceridi nel sangue.

I trigliceridi sono molto importanti per la salute del nostro organismo, per questo motivo, è bene prestare attenzione ai loro parametri e mantenere i valori nella norma. I trigliceridi alti, infatti, rappresentano un rischio per la nostra salute, poiché possono determinare conseguenze anche gravi. La concentrazione di trigliceridi nel sangue è stabilita mediante un semplice esame ematico e di norma, non deve superare i 200 mg/dl. Diverse sono le cause scatenanti l’ipertrigliceridemia: individuarle può aiutare a risolvere il problema in modo efficace in tempi ridotti. I trigliceridi alti possono essere riequilibrati, infatti, con diversi accorgimenti, primo fra tutti adottando un corretto stile di vita e una sana alimentazione, volta all’assunzione di alimenti giusti e all’abolizione di quelli sbagliati.

Ipertrigliceridemia: quali sono i rischi e le cause connessi a valori elevati di trigliceridi e come è possibile intervenire per risolvere il problema

Valori elevati di trigliceridi sono la spia di un cattivo funzionamento del corpo. Infatti, la presenza di una condizione di ipertrigliceridemia esprime un’importante accumulo di riserve energetiche, ossia di scorte di calorie introdotte nell’organismo e non spendibili nell’immediato, che però sono prodotte in quantità eccessive. Diverse sono le cause dell’aumento della concentrazione di trigliceridi nel sangue, tra cui:

• L’uso smisurato di alcolici
• Il consumo eccessivo di carboidrati
• La presenza di particolari patologie, quali l’obesità e il diabete mellito o la cirrosi epatica
• L’assunzione di farmaci come diuretici, estrogeni e corticosteroidi

Eccetto valori davvero elevati, l’ipertrigliceridimia non produce sintomi particolari, per cui questa condizione è riscontrabile solo mediante un prelievo venoso. Intervenire in modo repentino è, tuttavia, davvero importante: un’eccessiva presenza di trigliceridi nel sangue costituisce, infatti, un pericolo concreto per la nostra salute. I rischi connessi a tale condizione, riguardano soprattutto:

• Lo sviluppo di patologie coronariche
• L’infarto
• L’ictus
• L’angina pectoris

La presenza di valori elevati di trigliceridi, in sostanza, costituisce una minaccia per il benessere del nostro cuore. Porre rimedio a tale problema, quindi, è di primaria importanza. I trattamenti per ovviare a questo problema possono essere sia naturali sia farmacologici. Nel primo caso, si consiglia di seguire una dieta equilibrata, prediligendo cibi quali cereali integrali, carne magra, pesce, verdura e frutta, riducendo drasticamente il consumo di carboidrati e alcolici. Mantenere un peso nella norma permette di tenere sotto controllo tali valori, riducendo il rischio di sviluppare ipertrigliceridimia.

Se la sola dieta non risulta sufficiente, il medico può prescrivere determinati farmaci, a base di niacina, fibrati e integratori di acidi grassi, che forniscono un valido contributo nella regolarizzazione dei parametri.I trigliceridi alti rappresentano, quindi, un potenziale rischio per la salute del nostro organismo, per questo il problema non deve essere sottovalutato e comporta una maggiore attenzione sul piano alimentare, lo svolgimento di uno stile di vita sano e, se necessario, l’assunzione di farmaci che possono contribuire ad abbassarne i valori. I valori sono stabiliti mediante un semplice prelievo ematico, eseguito sotto prescrizione medica.

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