La classe non è acqua: quando si utilizza il termine e cosa significa?

Quante volte abbiamo utilizzato e ascoltato la famosa frase “la classe non è acqua?” La frase completa, che rappresenta un detto anonimo, rientra all’interno dei numerosi proverbi che caratterizzano la tradizione italiana. Molto spesso ci si avvale del senso di questo proverbio per esprimere pareri personali o rappresentare verbalmente i pregi di una persona, o del proprio operato. Andiamo ad approfondire insieme il significato e l’utilizzo del termine corretto della famosa frase “la classe non è acqua”.

La classe non è acqua: significato e quando usare la frase

Tra i proverbi italiani più famosi e utilizzati per descrivere persone e situazioni si trova anche la frase “la classe non è acqua”. Che cosa significa nello specifico il termine? La frase si usa per descrivere una particolare dote rara e preziosa a discapito dell’acqua, considerata come una cosa del tutto comune.

“La classe non è acqua” può essere quindi utilizzata per descrivere verbalmente, oppure oralmente, una dote particolare che si differenzia dagli standard comuni. La classe si discosta in questo caso dalla banalità comune dell’acqua, elevando la dote descritta in precedenza. Il senso del termine può essere utilizzato anche per descrivere il modo di comportarsi di una persona e non soltanto la sua abilità specifica.

“La classe non è acqua” viene utilizzata ancora oggi all’interno di tutte le regioni italiane per descrivere diverse situazioni ed eventi, abbinate a diversi contesti personali e professionali.

Altri utilizzi del termine: film, giornalisti e scrittori

Oltre a rappresentare un modo di dire “la classe non è acqua” è anche il titolo di un famoso film italiano, datato 1997 appartenente al genere commedia, diretto da Cecilia Calvi. La trama del film si concentra sulla storia del professor Guido Marinelli, di ritorno a Roma. Le vicende del protagonista si snodano sulla ricerca della madre biologica di un neonato trovato all’interno di una borsa alla stazione di Termini, fino ad arrivare all’identità di una sua allieva.

“La classe non è acqua” viene utilizzato spesso dai giornalisti per descrivere personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo, dello sport e della politica internazionale, a seconda delle diverse imprese e vicende che li hanno contraddistinti. Il termine si trova spesso utilizzato come titolo di diverse opere letterarie, in vendita sugli store online e librerie fisiche.

Il proverbio viene associato spesso anche a diversi aforismi e poesie, particolarmente sfruttato in campo letterale, presente anche all’interno di riviste automobilistiche per descrivere e annunciare le uscite dei nuovi modelli sul mercato. “La classe non è acqua” racchiude in sé un unico senso abbinabile a moltissimi contesti estesi un pò a tutti i campi e settori.

La classe non è acqua Chanel n.5

La frase, dall’autore incerto, è stata ampiamente sfruttata anche da parte del mondo cinematografico, televisivo, in campo giornalistico e letterario, nonché come luogo comune tra i più rinomati al mondo. ‘La classe non è acqua’ è stata utilizzata anche per la pubblicità del famoso profumo Chanel n.5, sponsorizzato a livello internazionale.

La classe non è acqua in altre lingue

Come si scrive ‘la classe non è acqua’ in altre lingue? Tra le versioni più famose troviamo quella inglese: ‘the class is not water’ e quella in francese: ‘la classe n’est pas de l’eau’.

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