Perché scegliere alimenti biologici? Ecco alcuni motivi validi

Sempre più persone scelgono di curare la propria alimentazione, con l’obiettivo di proteggere la salute e migliorare la qualità della propria vita. Per farlo un numero considerevole di italiani acquista regolarmente prodotti biologici, cercando di ridurre la contaminazione da pesticidi e il consumo di conservanti e altre sostanze dannose. Vediamo perché fa bene scegliere alimenti biologici.

La tracciabilità grazie a marchi e filiere

Il primo aspetto che dovrebbe farci preferire un’alimentazione biologica è la tracciabilità delle materie prime, un fattore davvero importante quando compriamo alimenti da usare per la nostra dieta quotidiana. Nel settore bio le certificazioni sono fondamentali, in quanto consentono di garantire ai consumatori la provenienza dei prodotti, caratteristica assicurata dai marchi bio e dalle filiere.

Ciò riguarda sia i produttori agricoli che le aziende impegnate nella trasformazione delle materie prime, come indicato dalle normative europee e italiane. L’etichettatura è veramente essenziale, poiché all’interno sono presenti informazioni preziose sui valori nutrizionali, l’origine dei prodotti agricoli e il tipo di lavorazione, ad esempio se realizzata tramite procedimenti meccanici o in modo automatizzato.

Le norme sono piuttosto severe, con appositi organismi di controllo accreditati presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per quanto riguarda l’Italia, oppure indicate dai rispettivi enti per le aziende localizzate negli altri paesi europei. Da noi bisogna ammettere che i controlli sono rigidi e le verifiche frequenti, con un buon lavoro svolto dagli organi di vigilanza e dagli ispettori del MiPAAF.

La riduzione di pesticidi e sostanza chimiche

Ovviamente uno dei motivi principali che porta le persone a scegliere il biologico è la salute, infatti gli alimenti naturali contengono quantità inferiori di pesticidi e altre sostanze tossiche consentite nell’agricoltura tradizionale. Naturalmente anche le coltivazioni bio non sono esenti dall’uso di prodotti chimici, come il rame, lo zolfo e il solfato di rame. Tuttavia si evita l’impiego di alcuni composti particolarmente dannosi.

In agricoltura biologica, infatti, specialmente nelle piccole aziende si prediligono i prodotti e tecniche naturali per il controllo delle malattie, ad esempio attraverso la lotta biologica con i predatori, il diserbo manuale e in generale l’azione meccanica dell’uomo rispetto all’automazione. Questa scelta richiede un aggravio dei costi per il produttore, che si traduce nel rincaro per il consumatore, ma consente di rispettare l’ecosistema e offrire materie prime di alta qualità per realizzare prodotti più salutari.

Maggiore presenza di nutrienti e sostanze benefiche

È indiscutibile che il cibo biologico faccia bene alla salute, in quanto grazie alle tecniche utilizzate è possibile ottenere alimenti estremamente ricchi di sostanze benefiche. Questi prodotti contengono elevate quantità di vitamine, sali minerali e antiossidanti, oltre naturalmente alla riduzione dei residui e delle sostanze chimiche. Il risultato è una dieta più sana ed equilibrata, che diminuisce il rischio di patologie e migliora la qualità della vita.

Ovviamente un’alimentazione biologica da sola non basta, bisogna fare sport e seguire uno stile di vita attivo e senza vizi, ad esempio evitando il fumo, contenendo il consumo di alcolici e diminuendo i cibi grassi e ricchi di zuccheri aggiunti. Tuttavia una dieta biologica permette di ottenere risultati immediati sulla propria salute, specialmente su quella dei bambini sui quali il consumo di sostanze tossiche o povere di nutrienti è particolarmente nocivo e dannoso.

Si tutelano le piccole aziende italiane

Comprare biologico significa anche sostenere le piccole aziende italiane, spesso realtà a conduzione familiare con varie generazioni impegnate nell’attività lavorativa. Si tratta del tessuto socio-economico più importante del nostro Paese, dove la maggior parte delle aziende sono piccole e microimprese. Questa forma imprenditoriale garantisce un elevato tasso di impiego, la tutela del territorio e una qualità più alta dei prodotti finali.

Acquistando prodotti bio si assicura un prezzo equo ai coltivatori, comprese le aziende che si occupano della trasformazione delle materie prime. Questo aspetto è fondamentale, poiché permette alle imprese di sostenere i costi del biologico, fino al 30% più elevati rispetto al settore tradizionale. Inoltre viene garantita una maggiore protezione dell’ecosistema, dalla manutenzione dei canali di scolo per la diminuzione delle inondazioni, fino al taglio dei residui chimici rilasciati nelle falde acquifere.

Gli alimenti biologici saziano di più

Spesso una critica mossa al cibo biologico è il suo prezzo alto, una caratteristica che sicuramente trova riscontro nella realtà, tuttavia bisogna considerare un aspetto importante. I prodotti bio costano di più, è innegabile, in media risultando più cari dal 10 al 20% rispetto a quelli tradizionali. Da non sottovalutare però è il minore consumo e la riduzione degli sprechi, due fenomeni da tenere in conto.

Chi mangia biologico tende a preferire alimenti salutari, come cereali integrali, frutta, verdura e legumi. Questi prodotti saziano di più in confronto con quelli classici, ad esempio i cereali raffinati, quindi si è portati a mangiare meno diminuendo il costo iniziale più oneroso. Allo stesso tempo si presta maggiore attenzione durante la spesa, sia nelle quantità sia nella durata degli alimenti, evitando gli sprechi per rendere un’alimentazione biologica non solo più salutare, ma anche economicamente vantaggiosa.

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