Babbano: cosa significa questo termine e quando viene utilizzato?

Che cosa significa nello specifico il termine babbano? La parola rappresenta una variante della terminologia ‘babbeo’, utilizzata soprattutto nelle regioni del centro Italia quali  Toscana, Lazio e Umbria. Odiernamente la parola ha acquistato una fama mondiale grazie alla traduzione del termine inglese ‘Muggle’, sfruttato dalla scrittrice J. K. Rowling dal primo libro della serie di Harry Potter per indicare l’origine di una persona nata all’interno di famiglie non magiche.

Significato e sinonimi del termine babbano

Il termine babbano, derivante da ‘babbeo’, ha assunto una particolare fama all’interno del linguaggio comune soprattutto a seguito della scelta della scrittrice inglese J. K. Rowling di rapportarlo all’interno della saga di Harry Potter a distinzione delle famiglie non magiche, senza alcun potere conseguente. Babbano indica una persona a ridotte capacità mentali, caratterizzata inoltre dalla mancanza di senno e perspicacia. Con il termine babbano si indica quindi una persona priva di qualsiasi abilità, definendola sciocca in senso dispregiativo.

Nel mondo della saga letteraria di Harry Potter il termine babbano si riferisce alla denominazione ‘No-mag’ per descrivere la categoria dei personaggi non appartenenti al mondo magico rappresentato, i quali non verranno mai a conoscenza della stessa. Nella traduzione del dizionario italiano babbano indica espressamente: gonzo, sciocco, babbeo. All’interno dell’opera letteraria ‘Animali Fantastici e dovre trovarli’, realizzata dalla stessa autorice J.K Rowling il termine babbano viene stravolto rapportandosi alla definizione di ‘non-magique’ a differenza della saga di Harry Potter.

A rivelare la diversità di impiego dello stesso termine nell’opera ‘Animali Fantastici e dove trovarli’ è stato David Yates ad Entertainement Weekly, rapportandosi alla comunità parigina, mantenendo tuttavia un filo conduttore con la magia presente in Harry Potter. Nel glossario di Harry Potter il termine babbano indica una persona priva di poteri magici, nata all’interno di una famiglia a sua volta priva di tali doni, mentre il termine ‘Magonò’ viene utilizzato per indicare una persona priva di poteri magici nata però all’interno di una famiglia con determinati poteri.

Il termine babbano è stato preso in prestito in senso letterario dal Geocaching al fine di poter etichettare i personaggi privi di poteri magici in modo del tutto curioso e innovativo, dai quali riguardarsi all’interno della storia. Nel periodo odierno la parola viene utilizzata soprattutto dagli appassionati dalle saghe Harry Potter e Animali Fantastici e dove trovarli, nonostante una corrispondenza letteraria vera e propria per indicare le persone sciocche e gonze prive di abilità e capacità personali, similmente al termine babbeo.

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